martedì 12 novembre 2013
«Affidiamoci a Dio come un bimbo al suo papà» ha detto papa Francesco nella Messa del mattino celebrata nella Casa Santa Marta. Il Pontefice è tornato sul tema della corruzione: «L'uomo è stato creato per l'incorruttibilità ma per invidia del diavolo è entrata la morte nel mondo».
L'OMELIA
COMMENTA E CONDIVIDI
Affidiamoci a Dio come un bambino si affida alle mani del suo papà. È quanto affermato da papa Francesco alla messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa, riferisce la Radio Vaticana - ha ribadito che il Signore mai ci abbandona e ha sottolineato che, anche quando ci rimprovera, Dio non ci dà uno schiaffo ma una carezza. "Tutti dobbiamo passare per la morte - ha detto - ma una cosa è passare per questa esperienza con una appartenenza al diavolo e un'altra cosa è passare per questa esperienza dalla mano di Dio".L'uomo è stato creato per l'incorruttibilità ma per invidia del diavolo è entrata la morte nel mondo, ha anche detto il Papa Francesco, tornando sul tema della corruzione dopo aver lanciato l'anatema contro la 'dea tangente', e invitando i fedeli ad affidarsi a Dio come un bambino si affida alle mani del suo papà. "Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità - ha ricordato Bergoglio -ma per l'invidia del diavolo è entrata la morte nel mondo". Papa Francesco ha svolto la sua omelia, riportata dalla Radio Vaticana, soffermandosi sulla Prima Lettura, un passo del Libro della Sapienza che ricorda la nostra creazione. L'invidia del diavolo, ha affermato il Papa, ha fatto sì che iniziasse questa guerra, "questa strada che finisce con la morte". Quest'ultima, ha ribadito, "è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: