Omelie, udienze generali e speciali, documenti e viaggi apostolici in 4 continenti diversi, (Asia, America, Europa e Africa), visitando 11 Paesi del mondo. E ancora, 5 città visitate da Papa Francesco in Italia: Pompei, Napoli, Torino, Prato e Firenze, oltre alle visite in 4 parrocchie romane.
Il 2015 è stato un anno decisamente denso di impegni per Papa Francesco, ma il 2016 si preannuncia altrettanto importante perché dalla fase della progettualità messa in campo in tanti settori, si attende ora a quella della maturazione e della raccolta dei frutti: dal Giubileo della Misericordia al Sinodo sulla famiglia, dalla riforma della Curia Romana da condurre in porto alle strategie nei campi della diplomazia e delle azioni di pace.Molti sono i fronti che vedono impegnati Papa Bergoglio e la Santa Sede, proprio in un anno, tra l'altro, in cui la "terza guerra mondiale a pezzi" così battezzata dal Pontefice fa sentire sempre più le sue ombre minacciose.
Nel 2016, proprio per i tanti impegni del Giubileo, Francesco limiterà il numero dei viaggi: per ora è confermato il ritorno in America Centrale, con il Messico dal 12 al 18 febbraio e la Polonia il prossimo luglio per la Giornata mondiale della Gioventù (Gmg) che si svolgerà a Cracovia dal 26 al 31 luglio, anche questo un evento dell'Anno Santo, in quanto "Giubileo dei giovani".
Il Giubileo ha tra i caposaldi anche quello del dialogo con ebrei e musulmani, e se il 17 gennaio il Papa andrà in visita alla Sinagoga di Roma, terzo Pontefice
nella storia, non è escluso che possa esserci nei prossimi mesi un gesto altamente simbolico verso l'islam. Nella diplomazia, in cui la Santa Sede è fortemente attiva - un anno fa veniva annunciato lo storico
disgelo tra Cuba e Stati Uniti cui il Vaticano ha ampiamente
contribuito -, c'è un dossier che per papa Francesco è
fondamentale: la Cina. Il dialogo con Pechino è ripreso dopo
anni di gelo, ed è possibile che importanti novità maturino.
Per il 31 dicembre è previsto un fitto calendario di celebrazioni per Papa Francesco che incontra al mattino 6mila Pueri Cantores nell’Aula Paolo VI, prima di celebrare i Primi Vespri e il Te Deum in San Pietro alle 17. Sabato 1 gennaio è in programma la celebrazione dell'Eucaristia per la solennità di Maria Madre di Dio alle 10 sempre nella Basilica Vaticana con l’animazione musicale affidata ai Pueri Cantores; l’Angelus nel primo giorno dell’anno alle 12; e l’apertura il primo gennaio della Porta Santa alle 17 nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ultima delle quattro Porte Sante nelle Basiliche papali a Roma a essere aperta.