lunedì 10 settembre 2012
​Benedetto XVI è tornato oggi a denunciare "gli effetti devastanti della secolarizzazione" sull'istituto familiare. Lo ha fatto nel discorso rivolto ai vescovi della Colombia ricevuti nella residenza estiva di Castel Gandolfo, rilevando che tale fenomeno ha un "forte impatto sulle condizioni di vita".
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Benedetto XVI è tornato oggi a denunciare "gli effetti devastanti della secolarizzazione" sull'istituto familiare. Lo ha fatto nel discorso rivolto ai vescovi della Colombia ricevuti nella residenza estiva di Castel Gandolfo, rilevando che tale fenomeno ha un "forte impatto sulle condizioni di vita". Per il Papa si può parlare infatti di "scala di valori sconvolta" e di "attentato alle fondamenta stesse della fede cattolica, al matrimonio, alla famiglia e alla morale cristiana".Nel suo discorso, il Pontefice ha ricordato che la "priorità" per i vescovi deve essere la "difesa instancabile dell'istituto familiare". E dunque li ha incoraggiati a continuare a proclamare "la verità integrale sulla famiglia, fondata sul matrimonio come Chiesa domestica e santuario della vita", ricordando che nei piani di impegno della Conferenza Episcopale della Colombia per i prossimi anni si legge proprio l'impegno a "promuovere i processi di nuova evangelizzazione". Il Papa ha affrontato anche il tema delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, che, ha rilevato, sono favorite dalla "nascita di movimenti di apostolato, così come dalla vitalità pastorale delle comunità parrocchiali". In merito alla formazione di nuovi presbiteri e religiosi, ha raccomandato "tutta l'attenzione di cui hanno bisogno: spirituale, intellettuale e materiale, in modo che possano vivere il loro ministero fedelmente e fruttuosamente". "Se necessario - ha scandito Benedetto XVI - anche con una correzione chiara e caritatevole". In questo senso, "sotto la guida del Magistero", occorre procedere, ha concluso "alla revisione di contenuti e di metodi della formazione, perchè possa rispondere alle sfide del momento presente e alle esigenze e alle richieste del popolo di Dio".
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