venerdì 5 febbraio 2010
Benedetto XVI ai vescovi scozzesi durante la visita ad limina: «Il sostegno all'eutanasia colpisce nel cuore la concezione cristiana della dignità della vita umana. I recenti sviluppi in materia di etica medica e alcune delle pratiche promosse nel campo dell'embriologia destano grande preoccupazione».
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«Troppo spesso la dottrina della Chiesa viene percepita come una serie di proibizioni e posizioni retrograde», quando invece la realtà proposta dalla Chiesa «è creativa e vitale, e è finalizzata alla realizzazione più completa possibile del grande potenziale di bene e di felicità che Dio ha impiantato all'interno di ognuno di noi». E’ quanto ha detto questa mattina papa Benedetto XVI ai vescovi scozzesi nel corso della loro visita ad limina in Vaticano. Il Papa – che visiterà il Paese nell’ambito del suo viaggio apostolico nel Regno Unito a settembre – ha fatto riferimento alle “sfide” che la Chiesa di scozia è chiamata ad affrontare di fronte alla «crescente marea di secolarismo nel vostro Paese». Ed, entrando nei particolari, il Papa ha aggiunto: «Il sostegno all'eutanasia colpisce nel cuore la concezione cristiana della dignità della vita umana. I recenti sviluppi in materia di etica medica e alcune delle pratiche promosse nel campo dell'embriologia destano grande preoccupazione. Se l'insegnamento della Chiesa è compromessa, anche leggermente, in uno di tali settori, diventa poi difficile difendere la pienezza della dottrina cattolica in modo integrale. I pastori della Chiesa devono, pertanto, continuamente richiamare i fedeli alla completa fedeltà al Magistero della Chiesa, e allo stesso tempo, sostenere e difendere il diritto della Chiesa a vivere liberamente nella società secondo le sue convinzioni».
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