sabato 26 luglio 2014
​In prima fila lo striscione «Francesco boys forever». C'è anche l'imam della comunità senegalese:  «Lo apprezziamo molto perché parla a tutti». (Antonio M. Mira)
Le immagini dell'attesa
L'INTERVISTA
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Il programma
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Malgrado una pioggia sempre più fitta alle 12 sono già alcune migliaia le persone in attesa di Papa Francesco. Riempiono le prime file della grande piazza Carlo III davanti alla splendida Reggia di Caserta purtroppo in parte transennata per rischio caduta calcinacci (ma il mortificante spettacolo è coperto dal grande palco su quale Papa Francesco presiederà alle 18 la celebrazione eucaristica). Tanti ombrelli, coi consueti venditori che girano tra la gente, e impemeabili, ma nessuno molla il posto. C'è attesa e allegria. Nessun problema per le forze dell'ordine presenti in buon numero, così come i volontari con pettorina gialle alle prese soprattutto con la distribuzione delle bottigliette d'acqua, anche perché fa un pesante caldo umido. Alcune comunità neocatecumenali intonano canti con le chitarre.In prima fila lo striscione "Francesco boys forever". Poco dietro ne viene innalzato uno molto grande e colorato con la scritta "Uniti contro camorra e razzismo" portato da giovani locali e immigrati. C'è anche l'imam della comunità senegalese con l'abito tradizionale. "Siamo qui per portare al Papa il nostro saluto. Lo apprezziamo molto perché parla a tutti. Speriamo che ci porti una parola per la pace in Palestina". E, coincidenza, sui grandi schermi passano proprio le immagini del viaggio del Papa in Terra Santa e dell'incontro in Vaticano con Shimon Peres e Abu Mazen. Un'attualità che incombe come alcune bandiere ucraine sventolate.
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