venerdì 1 gennaio 2010
Nel 25esimo anniversario del primo incontro interreligioso per la pace indetto da Wojtyla, il Papa ne convocherà uno, sempre nella terra di San Francesco, perché cristiani di diverse confessioni e fedeli di diverse religioni possano «rinnovare solennemente l'impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio alla causa della pace». Il Papa lo ha annunciato personalmente ai fedeli durante la preghiera dell'Angelus. IL TESTO DELL'ANGELUS
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Nel 25mo anniversario del primo incontro interreligioso per la pace indetto da papa Wojtyla, Benedetto XVI ne convocherà uno, sempre ad Assisi, il prossimo ottobre, perché cristiani di diverse confessioni e fedeli di diverse religioni possano "rinnovare solennemente l'impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio alla causa della pace". Il Papa lo ha annunciato personalmente ai fedeli durante la preghiera dell'Angelus, recitato dopo la solenne messa di Capodanno.   "La pace - ha detto Benedetto XVI - non si raggiunge con le armi, né con il potere economico, politico, culturale e mediatico. La pace è opera di coscienze che si aprono alla verità e all'amore". "Cari fratelli e sorelle - ha detto Papa Ratzinger - nel messaggio per l'odierna giornata della pace ho avuto modo di sottolineare come le grandi religioni possano costituire un importante fattore di unità e di pace per la famiglia umana, e ho ricordato, a tale proposito, che in questo anno 2011 ricorrerà il 25.mo anniversario della Giornata mondiale di preghiera per la pace che il venerabile Giovanni Paolo II convocò ad Assisi nel 1986.  Per questo - ha aggiunto - nel prossimo mese di ottobre mi recherò pellegrino nella città di san Francesco, invitando ad unirsi a questo cammino i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà, allo scopo di fare memoria di quel gesto storico voluto dal mio predecessore e di rinnovare solennemente l'impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per la causa della pace". "Chi è in cammino verso Dio - ha aggiunto - non può non trasmettere pace, chi costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio". Quindi il Papa ha salutato e "incoraggiato" le diverse ininziative della Chiesa italiana per la pace: la marcia di Pax Christi svoltasi ieri ad Ancora "città che ospiterà il settembre prossimo il convegno eucaristico nazionale" e le varie marce per la pace indette in tutto il mondo dalla Comunità di Sant'Egidio."Gratitudine al Papa, che ha guardato a San Francesco, e grande gioia": questo il primo commento del custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, alla notizia della visita di Benedetto XVI adAssisi, nel prossimo ottobre. Lo ha reso noto il direttore della Sala stampa del Sacro convento, padre Enzo Fortunato.
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