venerdì 29 aprile 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
V incenzo Carmine Orofino, dal 2004 alla guida della Chiesa di Tricarico, in Basilicata, è il nuovo vescovo di Tursi-Lagonegro, la sua diocesi di origine, dove aveva svolto il ministero sacerdotale per 24 anni. L’annuncio, in contemporanea con la Sala Stampa della Santa Sede, è stato dato al clero, ai rappresentanti delle istituzioni e ai fedeli di Tricarico, riuniti nella cappella dell’episcopio, dallo stesso presule. A Tursi, invece, è stato l’amministratore diocesano, don Francesco Sirufo, a dare notizia della nomina nella sala Benedetto XVI della Cattedrale. 63 anni il prossimo 8 luglio, il nuovo pastore è di San Severino Lucano (Potenza). È stato alunno dell’Almo Collegio Capranica mentre studiava teologia all’Università Gregoriana. Si è licenziato in teologia dogmatica all’Università Lateranense. Ordinato sacerdote nel 1980, ha svolto incarichi pastorali in molti centri della diocesi. Nel 1983 è stato nominato parroco delle comunità Beata Vergine Maria dell’Abbondanza e Maria Santissima degli Angeli in San Severino, coordinando le attività pastorali di Maria Santissima degli Angeli e del Santuario Madonna del Pollino. Ha anche retto per due anni la parrocchia 'Presentazione Beata Vergine di Maria' in Francavilla in Sinni. Lunga la sua esperienza quale docente di teologia dogmatica e fondamentale sia nell’Istituto diocesano di Scienze religiose, sia in quello teologico del Seminario maggiore di Basilicata. Dal 1997 al 2004, è stato vicario generale di Tursi-Lagonegro. È attualmente segretario della Commissione episcopale per il Servizio della Carità e la salute, e membro della presidenza della Caritas italiana. «Sono partito da figlio, vi ritorno da padre. Un raro privilegio!», ha scritto nel suo primo messaggio alla Chiesa di Tursi, ringraziando papa Francesco e ricordando i suoi predecessori. «Vengo perché la vita della nostra cara diocesi – ha aggiunto – possa continuare a essere una rigogliosa Pentecoste: casa e scuola di comunione vera, essenziale e creativa. Quella comunione che è armonia sinfonica, che rende liberi, che accoglie tutti, che non pretende niente e non giudica nessuno, che esalta i carismi, le attitudini e la storia di ognuno». Vito Salinaro © RIPRODUZIONE RISERVATA Il vescovo Orofino
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: