sabato 11 febbraio 2012
​Così il cardinale Bagnasco nell'omelia celebrata questo pomeriggio nella Cattedrale di Genova. A Napoli il cardinale Sepe in visita all'ospedale Ascalesi.
«Nella sofferenza Dio ci è vicino»: il messaggio del Papa
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"Una civiltà, una cultura, una vita che, per difendere se stessa, illusoriamente, si taglia fuori dalla dedizione, dal sacrificio, dalla generosità di servire gli altri è suicida". Ad affermarlo è l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco, nell'omelia pronunciata oggi pomeriggio nella Cattedrale di San Lorenzo durante la Messa celebrata in occasione della festa della Madonna di Lourdes e della 20/a Giornata Mondiale del Malato."L'uomo moderno - ha detto ancora il cardinale - rischia di essere strangolato dalle sue stesse mani, dalla preoccupazione di sé del proprio benessere, che è sempre irragiungibile; rischia di essere strangolato dal proprio egoismo, dal proprio io". "Per coprire, difendere sostenere affermare il proprio io - ha proseguito - l'uomo dimentica gli altri, si rinchiude in sé stesso, si preclude, si nega agli altri e quindi al servizio". "Il mondo moderno - ha concluso il cardinale - ha bisogno estremo di riscoprire il servizio per uscire da sèstesso". Nell'omelia il cardinale, ha parlato di Lourdes come luogo di "preghiera, servizio, fraternità e gioia". NAPOLI, IL CARDINALE SEPE IN VISITA ALL'OSPEDALE Una visita ai reparti dell'ospedale Ascalesi di Napoli per portare conforto e serenità ai pazienti. Ha celebrato così la XX Giornata mondiale del malato l'arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe. Il cardinale si è fermato a parlare con alcuni di loro per dare un segno della vicinanza della Chiesa napoletana ai meno fortunati. La scelta è ricaduta su una struttura che "porta il nome di un mio predecessore", il cardinale Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Nel corso della visita, il presule ha più volte sottolineato l'importanza di una "medicina che abbia una dimensione umana, che sappia guardare all'ammalato nella sua interezza". Il "clima straordinario" trovato tra i corridoi e nelle stanze della clinica, lo hanno portano a dire con un pizzico di ironia che "saprò dove andare quando non starò bene". Prima diincontrare il personale medico e paramedico della struttura ospedaliera, Sepe e si è soffermato sulla situazione della sanità campana: "Ci sono tante difficoltà ed emergenze - ha detto - ma la strada intrapresa è quella giusta e si stanno vedendo i primi risultati". Ricorda poi i "tanti piccoli contributi" offerti, soprattutto per i bambini, dalla Curia napoletana, che "è sempre vicina per quello che può a coloro che soffrono". Come prevede la liturgia, nel pomeriggio il cappellano somministrerà l'olio agli infermi, mentre il cardinale concluderà la sua giornata celebrando la Santa messa nel Tempio di Capodimonte.

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