giovedì 31 ottobre 2019
L'iniziativa conclude il mese missionario. I partecipanti si confronteranno con religiosi e la loro testimonianza in una serie di incontri nella metropoli, poi tutti a Sant'Ambrogio
Un’immagine della Notte dei Santi dell’anno passato

Un’immagine della Notte dei Santi dell’anno passato

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Una sera da trascorrere insieme per dire che i Santi - anche se meno di moda o, forse, proprio per questo - sono meglio di zucche, dolcetti e scherzetti della notte di Halloween.

Così 2000 adolescenti, provenienti dall’intera diocesi di Milano, hanno deciso di partecipare, oggi alla Notte dei Santi. L’iniziativa, che concluderà il mese missionario straordinario, organizzata dal servizio per l’oratorio e lo sport della diocesi, in collaborazione con l’ufficio diocesano per la Pastorale missionaria e a diversi realtà missionarie, è una proposta interessante, attraente, capace di parlare, con un linguaggio giovane, dell’annuncio di sempre. Infatti, ai ragazzi verranno offerte alcune esperienze sul tema dell’incontro con persone e culture di origine diversa, attraverso un itinerario a tappe per la città.

Il pellegrinaggio "missionario" di questi adolescenti inizierà alle ore 18.00, nei pressi della Basilica di Sant’Ambrogio, dove arriveranno a gruppi: a ciascuno di questi sarà affidato uno dei 30 testimoni, tra sacerdoti fidei donum, religiose e religiosi che hanno fatto esperienza di missione nel mondo. Tali guide accompagneranno i gruppi lungo un itinerario che prevede 9 tappe, in ognuna delle quali i partecipanti incontreranno un’associazione o un istituto missionario.

Ad esempio, il Centro Orientamento Educativo (Coe) proporrà un cortometraggio d’autore presso l’oratorio di Sant’Ambrogio, i Comboniani un’"Escape room" nella basilica di San Vittore, i Cappuccini una kermesse in piazza Affari, il Pime una drammatizzazione in piazza Cadorna, i Saveriani metteranno a tema alcune testimonianze nella basilica di Sant’Eustorgio. E, ancora, Caritas Ambrosiana allestirà una "Living library" con rifugiati, senza tetto e famiglie missionarie nella chiesa di San Vincenzo in Prato, GioCantando proporrà un’animazione musicale nella Basilica di San Lorenzo, mentre il Celim un laboratorio sempre nella basilica di San Vittore, il Vispe un workshop in San Giorgio al Palazzo.

Alle 20.00, di nuovo tutti in Sant’Ambrogio dove i diversi gruppi entreranno, a turno, nella Basilica, accolti dall’arcivescovo e dai suoi vicari episcopali, che li accompagneranno dialogando.

«Al verbo "avere", e alle sue declinazioni, così come sono richiamate nell’itinerario degli adolescenti verranno associati i verbi "partire" e "uscire". Il percorso legato all’"avere" intende aiutare questi adolescenti a comprendere che quanto abbiamo - casa, cose, domande, tempo, sogni… -, va restituito nel segno del dono, del servizio e della testimonianza e che questa è la missione», spiega don Stefano Guidi, direttore della Fondazione diocesana degli oratori milanesi (Fom) e responsabile del Servizio per l’oratorio e lo sport.

Una missione che riguarda tutti come la vocazione alla santità: questo il messaggio per gli adolescenti, per questi "esordienti della vita" capaci di guardare in alto (in tutti i sensi), sfuggendo, così, alla banalità del modello Halloween. Perché, come disse l’arcivescovo Mario Delpini, nella Notte dei Santi dell’anno scorso: «Anche i santi hanno avuto la vostra età e hanno scelto di non avere una vita annacquata. Non sono supereroi, ma gente che ha cercato di vedere lo spirito di Dio».

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