mercoledì 6 gennaio 2010
L’anno scorso oltre due milioni 240mila fedeli hanno preso parte agli incontri pubblici tenuti da Benedetto XVI in Vaticano e a Castel Gandolfo. Ma i dati, informa la Prefettura della Casa Pontificia, non tengono conto dei viaggi in Italia e all’estero, delle visite alle parrocchie di Roma e del riposo estivo in Valle d’Aosta.
COMMENTA E CONDIVIDI
Un altro anno di grandi numeri, quello che si è appena concluso per Benedetto XVI. I numeri, ad esempio, della partecipazione dei fedeli agli incontri che, in Vaticano o a Castel Gandolfo, hanno visto il Papa protagonista. Ieri i dati, elaborati dalla Prefettura della Casa Pontificia, sono stati diffusi dalla Sala Stampa della Santa Sede e parlano chiaro. Sono, infatti, oltre due milioni e duecentomila i fedeli ed i pellegrini che hanno partecipato ad incontri pubblici con papa Ratzinger entro la cerchia di Città del Vaticano (che com’è noto comprende sia il Palazzo Apostolico, sia Piazza San Pietro e l’omonima Basilica) o nella residenza estiva sui Castelli Romani. Tutto questo nel corso dell’anno solare 2009, con un piccolo incremento – quasi 30mila persone in più – rispetto all’anno precedente, quando le presenze complessive furono 2 milioni e 215mila. In particolare, secondo le cifre pubblicate ieri, sono 537mila i fedeli che hanno partecipato alle 44 udienze generali svoltesi dal 1° gennaio al 31 dicembre; e 115mila a quelle speciali. Oltre 1 milione e 120mila fedeli hanno invece recitato l’Angelus con Benedetto XVI nelle domeniche e nei giorni festivi, mentre 470mila persone hanno preso parte alle celebrazioni liturgiche. Una nota della Prefettura della Casa Pontificia spiega inoltre come interpretare nella maniera più corretta possibile questi dati. «Anzitutto – si legge nel comunicato diffuso ai giornalisti – si tratta di dati approssimativi, che risultano sia dalle formali richieste di partecipazione ad eventi e dai biglietti distribuiti, sia da stime sommarie dei fedeli presenti, come nel caso degli Angelus o delle grandi celebrazioni in Piazza San Pietro e nella Basilica». In secondo luogo la Prefettura della Casa Pontificia sottolinea che oltre agli eventi svoltisi in Vaticano o a Castel Gandofo – ai quali, come detto, si riferiscono le statistiche – vi sono state molte altre occasioni di incontro del Papa con un gran numero di fedeli in altri luoghi. Fra queste vanno ricordate le visite alle parrocchie romane nel corso della Quaresima, le visite pastorali in Italia (zone terremotate d’Abruzzo, Cassino, San Giovanni Rotondo, Viterbo e Brescia), gli incontri con fedeli in occasione della permanenza estiva in Valle d’Aosta. Infine, prosegue il comunicato, «bisogna ricordare le visite pastorali all’estero (Camerun e Angola, Terra Santa, Repubblica Ceca), con le celebrazioni di Luanda, Nazareth e Brno, che sono quasi da considerare come eventi storici per il numero straordinariamente alto di fedeli, anche in considerazione delle circostanze e dei luoghi in cui si sono svolte». In effetti il comunicato della Prefettura della Casa Pontificia e i numeri diffusi ieri possono aiutare a fare un bilancio del 2009 del Papa. Un’annata che ha visto concludersi a giugno i 12 mesi dedicati dal Pontefice alla celebrazione del bimillenario della nascita dell’Apostolo Paolo; e che – sempre nello stesso mese di giugno – ha avviato l’analoga iniziativa (voluta dal Papa in significativa continuità spirituale e temporale con la precedente) di altri 12 mesi dedicati alla figura del sacerdote e posti sotto l’egida del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney. Quest’ultimo periodo, come è noto, si concluderà nel prossimo giugno. I due anni proclamati da Benedetto XVI hanno caratterizzato anche l’argomento delle 44 udienze generali. Il Papa, infatti, dopo aver dedicato proprio all’Apostolo delle Genti un ciclo di catechesi, si è soffermato nella seconda metà dell’anno su alcune importanti figure di scrittori ecclesiastici d’Oriente e di Occidente del Medioevo. Bilancio positivo anche per quanto riguarda la partecipazione popolare ai viaggi. E se l’Africa (oggetto anche del Sinodo speciale di ottobre) ha risposto con il consueto entusiasmo, meno scontata appariva la presenza di grandi folle in altre occasioni. Ma alla prova dei fatti le «Cassandre» sono state ampiamente smentite.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: