giovedì 26 dicembre 2019
Il missionario del Pime, spentosi a 77 anni dopo una lunga malattia, è stato sepolto in Brianza, Grande testimone del difficile cammino della Chiesa in Cina. E anche dell'Alzheimer
Addio a padre Politi, una vita donata alle missioni (e alla Cina)
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Si sono svolti il 24 mattina a Lecco i funerali di padre Giancarlo Politi, che si è spento a 77 anni dopo una lunga malattia. Missionario del Pime, da tempo residente a Lecco, nella casa che l’Istituto ha nel rione di Rancio. Ordinato sacerdote nel 1966, padre Politi svolse gran parte del proprio ministero ad Hong Kong, dove tra il 1970 e il 1993 «si è trovato a vivere il periodo delle grandi trasformazioni della Cina, divenendo ponte con le comunità cristiane locali che avevano mantenuto salda la fede nonostante le durissime prove vissute sotto il regime di Mao Tzetung», si legge sul sito di Mondo e Missione, rivista da lui diretta dal 1993 al 2001.

Colpito dalla malattia di Alzheimer, era stato anche "testimonial" per la Fondazione Alzheimer in un video commovente. La salma sarà tumulata nel cimitero di Villa Grugana, in Brianza. Per una singolare coincidenza, poche ore dopo la morte di padre Politi, si è spenta ad Abbiategrasso la sorella Bianca, consacrata dell’Ordo Virginum di Milano.

Ai martiri del Pime in Cina – in quegli stessi mesi del 2016, quando già la malattia si faceva sentire – aveva dedicato il suo ultimo libro, pubblicato da Pimedit e intitolato «Martirio in Cina. Come un vaso di nardo». Ripercorreva le storie dei sei missionari uccisi nell’Henan tra il 1941 e il 1942 e chiudeva l’introduzione con queste parole ben si applicano anche alla vita di padre Giancarlo: «Possa il loro dono salire come “profumo di nardo” all’altare di Dio, che chiamandoli ad essere discepoli di Gesù Maestro e Signore li ha fatti pure suoi amici, partecipi anche della Sua gloria».


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