martedì 2 settembre 2014
​Il prefetto della Dottrina della fede intervistato dal supplemento femminile mensile dell'Osservatore romano.
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La nuova Commissione teologica internazionale, che sta per essere nominata dal Papa, «conterà un numero di donne maggiore di quella uscente: mi sembra di capire che passeranno da due a cinque o sei». Lo riferisce la storica Lucetta Scaraffia nell’intervista al cardinale Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede da cui dipende. È da questo dicastero infatti che dipende la Commissione istituita da Paolo VI nel 1969 e dove le prime teologhe donne (la suora statunitense Sara Butler e la studiosa tedesca Barbara Hallensleben) sono entrate solo nel 2004 e sono state confermate nel 2009. Nell’intervista concessa alla Scaraffia - pubblicata nel supplemento mensile dell’Osservatore Romano 'donna, chiesa, mondo' uscito ieri - il porporato tedesco affronta anche la questione della «conflittuale vicenda delle suore americane della Leadership Conference of Women Religious, con le quali il cardinale ha recentemente sostenuto una complessa trattativa». «Dobbiamo innanzi tutto chiarire che non siamo misogini, non vogliamo mangiare ogni giorno una donna!», ha sottolineato il cardinale. E ha aggiunto «Abbiamo senza dubbio un diverso concetto di vita religiosa, ma speriamo di aiutarle a ritrovare la loro identità».
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