giovedì 14 marzo 2013
​Capi di Stato e di governo da tutto il mondo attesi a Roma martedì prossimo per la Messa di inaugurazione del pontificato di papa Francesco.
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Oltre 200 delegazioni da tutto il mondo sono attese a Roma martedì prossimo per la Messa di inaugurazione del pontificato di papa Francesco. Nel giorno in cui si celebra la festa di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, migliaia di persone - capi di stato e di governo, personaggi noti, religiosi e religiose, cardinali e vescovi, ma soprattutto comuni fedeli - invaderanno piazza San Pietro per assistere cerimonia di intronizzazione del nuovo Pontefice.Il grande assente, non a sorpresa, sarà Benedetto XVI che, coerentemente con la sua volontà di sparire dal mondo resterà a Castel Gandolfo.In prima fila, invece, ci sarà la presidente argentina, Cristina Fernandez de Kirchner. Oltre a lei, la delegazione che verrà dal Sudamerica per omaggiare il primo Papa sudamericano della storia, vedrà la presenza a Roma della presidente del Brasile Dilma Rousseff - alla guida del Paese con il maggior numero di cattolici - del cileno Sebastian Pinera, del presidente del Paraguay Federico Franco e di quello messicano Enrique Pena Nieto. Sarà il vice-presidente cattolico Joe Biden a rappresentare gli Stati Uniti all'insediamento del nuovo Papa.Sul fronte europeo hanno già annunciato la loro presenza la cancelliera tedesca Angela Merkel, insieme con il presidente del Parlamento tedesco Norbert Lammert; il premier spagnolo Mariano Rajoy che sarà a Roma, assieme ai principi delle Asturie Felipe e Letizia; il premier francese, Jean-Marc Ayrault con il ministro dell'Interno, nonché responsabile dei Culti, Manuel Valls; il re Alberto e la regina Fabiola del Belgio, insieme con il premier Elio Di Rupo; il presidente polacco Bronislaw Komorowski, accompagnato dalla moglie Anna. Attesi anche il presidente della Commissione europea José Barroso e quello del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Da Gerusalemme arriveranno il Custode della Terrasanta, il francescano padre Pierbattista Pizzaballa, e il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal. Del tutto inedito l'invito che papa Francesco ha rivolto al rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni che ha ringraziato e assicurato che sarà presente il prossimo 19 marzo.

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