mercoledì 30 marzo 2016
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« R agazzi, ricordatevi: vince chi perde…»: questa frase può essere considerata un po’ la sintesi dell’incontro avuto, nella Settimana Santa, dall’arcivescovo di Ancona- Osimo, il cardinale Edoardo Menichelli, con 250 detenuti delle due strutture di detenzione del capoluogo, la casa circondariale di Montacuto e il carcere di fine detenzione di Barcaglione. «Gesù – ha detto il porporato – ci insegna che passando attraverso la croce, che sembra esprimere il senso della sconfitta, si arriva alla salvezza, alla vittoria, che celebriamo nel giorno della Pasqua». Un messaggio con cui Menichelli ha voluto esortare a mantenere viva la speranza, perché dopo la croce, l’espiazione della pena, c’è sempre un’altra chance, ma per sfruttarla occorre custodire un animo buono. Il pastore marchigiano ha scelto le due strutture per la liturgia della lavanda dei piedi, con il desiderio di trasmettere non solo l’immagine, ma soprattutto il cuore di una Chiesa che si mette a servizio delle persone più fragili. Invito raccolto con commozione: sui 280 ospiti, a Montacuto e Barcaglione hanno chiesto di essere presenti all’incontro in 150. A tutti, una copia della Bibbia: «Custoditela – l’invito del cardinale arcivescovo – perché è uno dei simboli della presenza di Cristo al vostro fianco». Una vicinanza di cui c’è bisogno nelle tante situazioni difficili emerse durante le preghiere dei fedeli. Sofferenze che si accompagnano anche alla speranza, alle attese di chi cerca e ha cercato, spesso invano, riferimento solidi. Il rovescio della medaglia sono i segni di rinascita cresciuti anche in questi luoghi di pena. Alcuni detenuti, ad esempio, hanno lavorato alla realizzazione di un piccolo giardino per i bambini, figli di detenuti. Altri sono impegnati in vari lavori e laboratori, dal teatro, alla musica, al giornalismo. Recente la pubblicazione di un audiolibro, con musiche autoprodotte in carcere «per raccontare ai nostri figli – hanno spiegato alcun detenuti – quelle favole che a noi non sono mai state raccontate». Vincenzo Varagona © RIPRODUZIONE RISERVATA
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