martedì 5 aprile 2016
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L’invito ad «aprire le porte della Chiesa per raggiungere tutti, soprattutto i lontani» ANDRIA Una diocesi in festa, quella di Andria, che nella domenica della Divina Misericordia ha accolto il suo nuovo vescovo: Luigi Mansi, subentrato a Raffaele Calabro, che lascia per raggiunti limiti di età. «Che cosa mi sta chiedendo il Signore in questa Chiesa di Andria con questa storia e con questo percorso?», si è domandato il nuovo pastore nell’omelia della Messa celebrata nel Palazzetto dello sport cittadino. Quindi un richiamo al Giubileo della misericordia che, a livello locale, si è intrecciato con l’Anno giubilare della Sacra Spina conclusosi proprio domenica. Partendo dal prodigio, verificatosi lo scorso 25 marzo, Venerdì Santo, con la comparsa di alcune gemme bianche sulla reliquia, monsignor Mansi ha sottolineato che quei segni «manifestano le attese di vita e di novità che questo prodigio ha messo nel cuore di tutti noi. Gemme che attendono di trasformarsi in fiori e soprattutto in frutti. Frutti di bene, frutti di carità, soprattutto laddove le spine del dolore, della solitudine, della malattia, della povertà sono conficcate duramente nella carne di tanti nostri fratelli e sorelle, frutti di speranza laddove, nelle nostre contrade, ci sono uomini e donne che faticano a guardare con fiducia al futuro. Frutti di accoglienza e di perdono laddove le nostre relazioni si sono incrinate e sciupate». Di qui l’invito ad «aprire le porte di una Chiesa non più ripiegata su se stessa, indecisa, poco entusiasta, e a trasformarla in un torrente in piena che desidera raggiungere tutti, soprattutto i lontani». Prego, supplico il Signore Crocifisso e Risorto – ha concluso il nuovo vescovo di Andria – «che possiamo avere tutti e sempre di più la stessa attenzione e la stessa sollecitudine che abbiamo avuto nel cogliere i dettagli della trasformazione della reliquia per vedere i fratelli feriti dalle spine della vita che il Signore ci fa incontrare». La celebrazione al Palasport è stata il momento centrale di un itinerario di preghiera e incontri che nel primo pomeriggio ha portato Mansi nel santuario della Madonna dei Miracoli dove ha affidato il suo ministero episcopale a Maria. Quindi la tappa a Palazzo di Città dove il presule è stato accolto dai sindaci e dalle autorità civili e militari delle tre città della diocesi: Andria, Canosa, Minervino Murge. Alle 17 infine l’arrivo al Palasport di Andria per la solenne Eucaristia di insediamento. Una celebrazione cui hanno preso parte circa 6mila fedeli, con oltre 200 sacerdoti, l’emerito di Andria, Raffaele Calabro, e Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano alla guida di una folta delegazione di quella che è la diocesi di provenienza dello stesso Mansi. Al termine della Messa la processione con la reliquia della Sacra Spina per le vie di Andria fino a raggiungere la Cattedrale, cuore della Chiesa di cui da domenica monsignor Mansi è la nuova guida. © RIPRODUZIONE RISERVATA Monsignor Luigi Mansi
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