giovedì 19 maggio 2016
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«Un servitore illuminato e saggio, prima come sacerdote ad Alba, poi come prelato e vescovo nella Curia Romana e infine come cardinale di Santa Romana Chiesa». Con queste parole il cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, ha ricordato la figura del cardinale Giovanni Coppa durante l’omelia alle esequie celebrate nella Basilica di San Pietro ieri pomeriggio. «Il nostro compianto confratello – ha proseguito Sodano parlando del cardinale Coppa morto lunedì all’età di 90 anni – era molto fiero del suo lungo servizio ai successivi Pontefici, da Pio XII a Francesco. Egli, infatti, era venuto a Roma dalla sua cara terra piemontese nel lontano 1952, allorquando fu chiamato a prestare servizio nell’allora Cancelleria apostolica. Furono 67 anni di un servizio generoso, sovente nascosto, che fu di esempio per tutti noi. Alcuni dei presenti ricordano poi bene anche il suo impegno apostolico, in varie attività di ministero pastorale, specialmente fra i giovani dell’associazione dei Santi Pietro e Paolo». Un «uomo di Chiesa che visse con fedeltà il suo lungo e fecondo sacerdozio ed episcopato, a servizio del Vangelo e della Santa Sede» come lo ha definito papa Francesco nel suo telegramma di cordoglio l’altro giorno. E proprio il Papa ha presieduto il rito dell’ultima commendatio e della valedictio al termine delle esequie.
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