lunedì 24 giugno 2019
Il Papa ha nominato amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Lione monsignor Michel Dubost, vescovo emerito di Evry-Crobeil-Essonnes
Francesco nomina monsignor Dubost amministratore apostolico di Lione
COMMENTA E CONDIVIDI

Dopo la scelta dolorosa di un periodo di ritiro assunta dal cardinale Philippe Barbarin, un nuovo pastore giunge alla guida dell’arcidiocesi di Lione. Papa Francesco ha scelto monsignor Michel Dubost, 77 anni, come amministratore apostolico sede plena et ad nutum Sanctae Sedis per l’arcidiocesi, storico polo di diffusione del cristianesimo in Francia. Già vescovo emerito di Evry-Corbeille-Essonnes, monsignor Dubost assumerà le responsabilità di guida e gestione. Ma Barbarin resterà ufficialmente l’arcivescovo di Lione e primate delle Gallie.

Per l’arcidiocesi, è una nuova tappa dopo la sorpresa e lo smarrimento provocati dai risvolti giudiziari che hanno seminato profonda incomprensione, rabbia e sconcerto tra i fedeli. A inizio marzo, in modo incoerente con le richieste del pubblico ministero, il cardinale Barbarin era stato condannato in primo grado a sei mesi di carcere per non aver denunciato gli abusi sessuali compiuti da un prete dell’arcidiocesi, don Bernard Preynat. Le dimissioni che il porporato aveva deciso di presentare immediatamente non erano state accettate da papa Francesco. L’appello del processo potrebbe aver luogo in autunno e nell’attesa, il cardinale, pur continuando a godere della presunzione d’innocenza, aveva sentito di non poter sostenere la responsabilità della guida dell’arcidiocesi. Negli ultimi tre mesi, la gestione corrente della diocesi era stata gestita da padre Yves Baumgarten, vicario generale dell’arcidiocesi, ma questa soluzione era parsa fin dall’inizio come una transizione destinata a chiudersi.

Su questo punto, particolarmente esplicito è stato monsignor Emmanuel Gobilliard, uno dei tre vescovi ausiliari: «Ciò non poteva durare troppo a lungo, monsignor Baumgarten non deteneva tutti i poteri e a livello simbolico, mancavamo di una figura d’autorità per ricreare l’unità». La nuova configurazione corrisponde proprio a un auspicio espresso dai tre vescovi ausiliari, sostenuti dallo stesso cardinale Barbarin.

Monsignor Dubost si era distinto negli ultimi anni anche per il sostegno nei confronti dei vertici dell’arcidiocesi finita al centro di una tempesta anche mediatica, oltre che giudiziaria. Membro a Roma del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, guiderà adesso una delle diocesi francesi con la più forte vocazione in questo senso. Eudista, cioè membro della Congregazione di Gesù e Maria, giunto nel 2000 alla guida della diocesi di Evry-Corbeille-Essonnes, nella banlieue sud di Parigi, monsignor Dubost aveva in precedenza ricoperto per oltre un decennio la responsabilità di vescovo presso le forze armate. La sua ordinazione sacerdotale risale al 1967. Nell’arcidiocesi di Lione, anche le voci più proiettate verso il futuro riconoscono che restano vive le ferite lasciate dallo scandalo legato agli abusi sessuali del prete Bernard Preynat, rimosso nel 2015 da ogni incarico pastorale dal cardinale Barbarin. Quest’ultimo, giunto a Lione come arcivescovo nel 2002, ovvero più di un decennio dopo gli ultimi abusi di cui è accusato Preynat, potrà ora dedicarsi anche a preparare la prova dell’appello.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI