mercoledì 16 maggio 2012
La vicenda è l'ennesimo scandalo che coinvolge i Legionari di Cristo, dopo la scoperta della doppia vita del fondatore, Marcial Maciel. Nei giorni scorsi la Sala Stampa della Santa Sede ha confermato che altri sette religiosi sono sotto inchiesta per abusi sessuali su minori.​
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L'ex decano della Facoltà di teologia del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, padre Thomas Williams, uno dei sacerdoti  più conosciuti della  congregazione dei Legionari di Cristo, si è dimesso dopo aver confessato di avere un figlio. "Alcuni anni fa - ha dichiarato il religioso, molto conosciuto anche per le sue partecipazioni in tv, soprattutto negli Stati Uniti - ho avuto una relazione con una donna, dalla quale è nato un bambino. Sono profondamente pentito per questa trasgressione e ho cercato di riparare"."I miei superiori e io abbiamo deciso che la cosa migliore per me sarà prendere un anno per riflettere sui miei doveri di sacerdote, senza esercitare ministero pubblico", ha fatto sapere ancora padre Williams che si dice "veramente mortificato per tutti coloro che saranno feriti da questa rivelazione". A tutti, conclude, "chiedo preghiere mentre cerco la maniera migliore di procedere per il futuro".La dichiarazione è pubblicata dal sito dell'Istituto religioso attualmente posto dal Papa sotto la responsabilità di un delegato pontificio, cardinale Velasio De Paolis. La vicenda è infatti solo l'ennesimo scandalo che coinvolge i Legionari di Cristo, il cui fondatore, padre Marcial Maciel, tossicomane e pedofilo, era stato privato di ogni prerogativa sacerdotale da Benedetto XVI nel 2006. E nei giorni scorsi la Sala Stampa della Santa Sede ha confermato che sette religiosi sono attualmente sotto inchiesta per abusi sessuali compiuti su minori."Si è cercato - assicurano i Legionari - di tenere in considerazione gli interessi legittimi di tutte le persone coinvolte, specialmente la riservatezza della madre e del figlio. Tuttavia, data la decisione di abbandonare la docenza e di prendere un tempo prolungato di riflessione e penitenza, padre Thomas e i direttori territoriali competenti hanno considerato necessario comunicarlo pubblicamente".In merito la nota del Legionari ammette che "tuttavia sarebbe stato necessario prendere provvedimenti più rapidi e decisi, come si sta facendo adesso". "Il direttore generale e il suo consiglio sono amareggiati - conclude - per non averlo fatto prima, assumono la loro responsabilità e chiedono perdono per non aver fatto tutto il possibile per limitare lo scandalo. Qualsiasi caso che si verifichi adesso, sarà portato avanti con il dovuto rigore canonico. La presenza del Delegato Pontificio è stata di grande aiuto nell'affrontare situazioni delicate come questa".Nel caso di padre Thomas Williams, che aveva una relazione con una donna adulta, invece, "il diritto canonico e la prassi della Chiesa - precisa oggi il sito dei Legionari - non prevedono misure disciplinari precise e uniformi". In questi casi, ricordano i Legionari, "il sacerdote, per iniziativa propria, chiede al Papa la dispensa dai suoi obblighi sacerdotali per poter assumere quelli naturali nei confronti del figlio o anche per poter formare una famiglia. In altri casi, il sacerdote, pentito del suo peccato, chiede di poter continuare a esercitare il ministero sacerdotale. Allora, insieme al suo vescovo o ai suoi superiori religiosi, deve cercare il modo di dare il dovuto sostegno a suo figlio e alla madre del bambino. Inoltre, bisogna assicurarsi che il pentimento sia profondo e duraturo e che il futuro ministero del sacerdote non sia motivo di scandalo o di confusione tra i fedeli".Nell'attesa che il religioso statunitense prenda una decisione sul proprio futuro, "i superiori hanno consigliato a padre Thomas di mantenere - si legge ancora sul sito - un comportamento adeguato e di ritirarsi dall'attività pubblica e lo hanno accompagnato nella riflessione sulla sua situazione personale".
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