mercoledì 16 maggio 2012
I cardinale e vescovi della Congregazione della Dottrina della Fede, riuniti oggi per esaminare la risposta del superiore generale della Fraternità San Pio X, hanno formulato "alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X". ​
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Per la conclusione della trattativa con i Lefebvriani c'è ancora da aspettare. I cardinale e vescovi della Congregazione della Dottrina della Fede, riuniti oggi per esaminare la risposta del superiore generale della Fraternità San Pio X, hanno formulato infatti "alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X". Lo ha affermato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.TRATTATIVE RISERVATE PER I SINGOLI VESCOVI"In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre Vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente": lo rende noto sempre il comunicato la Sala Stampa vaticana.

Nelle scorse settimane sono state pubblicate alcune lettere interne alla Fraternità che rivelano come tre deiquattro vescovi lefebvriani - l'argentino Alfonso de Galarreta, il francese Tissier de Mallerais e il britannicoWilliamson - siano contrari ad un accordo con il Vaticano caldeggiato invece dal quarto vescovo, il superiore mons. Bernard Fellay.Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, ha spiegato che tra i lefebvriani "ci sono posizoni differenti". Nel Vaticano ci sono, ha aggiunto, "preoccupazioni per le posizioni di Williamson sull'ebraismo".

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