domenica 27 marzo 2016
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Una scelta libera, consapevole… e liberante. Un nuovo inizio. Detto da Armando, 21 anni c’è da crederlo. La decisione di chiedere il Battesimo, questo ragazzo nato in Albania ma cresciuto a Forlì, l’aveva già presa in precedenza, dopo due anni trascorsi nella comunità 'L’Imprevisto' di Pesaro, 'frutto' di problemi di droga e con la legge. Si preparava già al sacramento, quando un tarlo si è insinuato: «non ero sicuro di desiderarlo veramente». Una nuova sbandata ha rischiato di compromettere tutto. «Sono ricaduto nella droga – ammette –. Ero convinto di esserne uscito definitivamente e invece sono ripiombato in quell’inferno'. I consigli del datore di lavoro, il sostegno della famiglia e soprattutto l’aiuto di Lucia, la fidanzata, sono stati determinanti per rialzarsi. 'Non potevo buttare via tutto quel bene gratuito che avevo ricevuto'. Si è trasferito a Rimini, ha 'chiuso' con le amicizie equivoche e ha ricominciato il suo percorso. Armando è uno dei dodici che durante la Veglia Pasquale ha ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana dalle mani dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. «Ho chiesto il Battesimo – rilancia Armando – per dire a tutti, spero con la vita, che Dio mi ha salvato attraverso le persone che mi ha messo accanto». I catecumeni sono di quattro nazionalità: sei albanesi, quattro italiani, poi una tedesca e una ragazza originaria dello Sri Lanka. Mayuri con i suoi 17 anni è la più giovane, mentre la 54enne Roswitha la più matura. Quarantadue anni, cresciuta in una famiglia protestante, originaria di Monreale, Elisea, sposata con Giovanni, è mamma di tre figli con un quarto in arrivo.«Diventata maggiorenne ho iniziato a frequentare il culto cattolico. E non ho mai smesso. Il Battesimo è il completamento - e un nuovo inizio - di questo percorso interiore». Giovani e adulti battezzati nella Veglia pasquale sono una tradizione per la Chiesa di Rimini. «Ogni anno si presentano situazioni nuove – spiega don Giuseppe Vaccarini responsabile diocesano del catecumenato per gli adulti – e persone che si avvicinano in modo naturale». Aiutati anche dai catechisti. La sfida, semmai, è «l’accompagnamento dopo i sacramenti – afferma il vicario generale, don Maurizio Fabbri – per proseguire un percorso e una integrazione nella Chiesa riminese». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Battesimo nella Veglia di Pasqua presieduta dal vescovo Lambiasi. La gioia di Armando liberato dalla droga
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