venerdì 18 aprile 2014
​Papa Francesco entra in San Pietro per la celebrazione e si prostra davanti all'Altare della Confessione. L'omelia di padre Cantalamessa: il denaro nemico di Dio. Richiamo anche agli amministratori. E a ubbidire alla propria coscienza.
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Si è celebrata nel pomeriggio in San Pietro la Passione di Cristo. Quando, alle 17, Papa Francesco, vestito coi paramenti rossi, è entrato nella basilica per presiedere la Passione del Signore, arrivato dinanzi all'Altare della Confessione si prostrato prono a terra, rimanendo in preghiera per alcuni minuti.

 

È stato quindi aiutato a rialzarsi. Sono poi iniziate le letture della Passione di Cristo. (foto Siciliani) Il vero "nemico di Dio", nel mondo, non è Satana, ma il denaro. Lo ha detto il predicatore pontificio, padre Raniero Cantalamessa, durante l'omelia nella celebrazione della Passione in San Pietro, presieduta dal Papa. "Mammona, il denaro, non è uno dei tanti idoli; è l'idolo per antonomasia", ha detto. "Chi è il vero nemico, il concorrente di Dio, in questo mondo? Satana? Ma nessun uomo decide di servire, senza motivo, Satana. Se lo fa, è perché crede di ottenere da lui qualche potere o qualche beneficio temporale", ha aggiunto. "Giuda - ha continuato Cantalamessa - cominciò con sottrarre qualche denaro dalla cassa comune. Dice niente questo a certi amministratori del denaro pubblico?". È "scandaloso" che "alcuni percepiscano stipendi e pensioni cento volte superiori a quelli di chi lavora alle loro dipendenze" e che "alzino la voce appena si profila l'eventualità di dover rinunciare a qualcosa, in vista di una maggiore giustizia sociale". E ancora: "Negli anni '70 e '80, per spiegare, in Italia, gli improvvisi rovesciamenti politici, i giochi occulti di potere, il terrorismo e i misteri di ogni genere da cui era afflitta la convivenza civile, si andò affermando l'idea, quasi mitica, dell'esistenza di un "grande Vecchio": un personaggio scaltrissimo e potente che da dietro le quinte avrebbe mosso le fila di tutto, per fini a lui solo noti. Questo 'grande Vecchiò esiste davvero, non è un mito; si chiama Denaro!". Ma Cantalamesso ha anche sottolineato che "si può tradire Gesú anche per altri generi di ricompensa che non siano i trenta denari. Tradisce Cristo chi tradisce la propria moglie o il proprio marito. Tradisce Gesú il ministro di Dio infedele al suo stato, o che invece di pascere il gregge pasce se stesso. Tradisce Gesú chiunque tradisce la propria coscienza".

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