giovedì 6 giugno 2019
Il 7 giugno la quarta edizione dell'iniziativa che vede i luoghi di culto protagonisti di numerosissimi appuntamenti culturali e spirituali. Più di ottanta le diocesi italiane coinvolte
Venerdì la «notte bianca» delle Chiese: 150 luoghi di culto aperti
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Da che mondo è mondo la notte è un tempo particolarmente propizio per entrare dentro se stessi e alzare gli occhi al cielo. Le pagine di spiritualità, le biografie dei mistici sono ricchissime di riferimenti alla preghiera che riempie il buio delle ore solitamente dedicate al riposo. Come del resto fanno “normalmente” i monaci. A sottolineare come il Signore sia particolarmente sensibile a chi lo invoca e gli dedica tempo anche quando comporta sacrifici. Per questo è particolarmente significativo che aumenti il numero delle diocesi coinvolte nella “Lunga notte delle Chiese”, notte bianca, come si suol dire, che unisce cultura, arte, musica, teatro. Nel segno della riflessione e della spiritualità.

Oltre 150 luoghi di culto aperti

Alla quarta edizione, in programma nella notte di venerdì 7 giugno hanno garantito la loro partecipazione oltre 150 luoghi di culto in rappresentanza di oltre 80 Chiese locali italiane ma eventi si svolgeranno anche all’estero, dal Brasile, all’Argentina, dall’Uruguay alla Romania. Tutte le iniziative gravitano intorno a un tema comune: “Da quale Luce mi lascio illuminare?” mentre gli approfondimenti rifletteranno su: “Luce come speranza, presenza di Dio: luce della creazione, luce che si fa storia, alla luce ‘oggi’ in relazione all’uomo contemporaneo” e “Luce nell’architettura dei luoghi di culto: di come nella storia, la luce ha ispirato la loro progettazione e costruzione”.

Un'edizione ecumenica

A caratterizzare la quarta edizione della “Lunga notte delle Chiese” sarà anche l’ecumenismo, il dialogo tra i cristiani di diverse confessioni. Hanno infatti aderito anche le Chiese evangeliche valdesi e metodiste di Milano, Pavia, Torino, Torre Pellice, Verona, San Germano (To), Luserna San Giovanni (To), Pinerolo, Genova, Gorizia e Roma. «La nostra Chiesa non poteva non aderire avendo noi come parola guida per la nostra presenza in Italia “Lux lucet in tenebris” (La luce risplende nelle tenebre) – si legge su chiesavaldese.org, dove è possibile trovare orari e programma –. Non si tratta soltanto del nostro motto. Senza luce non c’è vita. E la luce mette ordine. Il buio è il luogo del caos, della confusione». «Credo che questo spirito di apertura verso l’esterno, di ecumenismo –spiega Stefano Casagrande, coordinatore dell’evento – rendano la “Lunga notte delle Chiese” un’esperienza nuova, originale e necessaria. Come pubblico ci aspettiamo famiglie, bambini ma anche tantissimi giovani. Dunque arte, musica e spiritualità per elevare l’anima alla contemplazione».

Il via a Belluno-Feltre

Nata nel 2016 nella diocesi di Belluno-Feltre da un’idea dell’associazione di promozione sociale BellunoLaNotte, la rassegna si ispira alla austriaca “Lange Nacht der Kirchen”. Proprio nella diocesi italiana apripista sono otto i luoghi di culto coinvolti: Il Battistero del Duomo, e sempre a Belluno, Santa Maria di Loreto, San Pietro, Santo Stefano. Ma saranno coinvolti anche San Gervasio e Protasio a Sedico, la Certosa di Vadana a Sospirolo, Villa Gregoriana a San Marco d’Auronzo e San Bartolomeo a Col di Salce.


Quattro invece le chiese protagoniste a Padova: San Pietro, la Cattedrale, la chiesa del Corpus Domini (Santa Lucia), San Gaetano.
Spostandoci in Centro Italia, a Ravenna la basilica di San Vitale sarà aperta dalle 21 a mezzanotte per un momento di preghiera di fronte ai mosaici mentre a Termoli, e siamo al Sud, in Molise, negli stessi orari resterà aperta la cattedrale di Santa Maria della Purificazione.

Quelli indicati qui sopra sono solo alcuni dei luoghi coinvolti, Per conoscere l’intero elenco delle chiese coinvolte i relativi programmi si può consultare il sito web www.lunganottedellechiese.com.

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