lunedì 11 aprile 2016
La Gmg apre le porte della Polonia
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Un vecchio detto polacco recita: «Ospite a casa, Dio a casa». E con questo spirito che i polacchi hanno risposto all’appello di accogliere i giovani che da tutto il mondo verranno in Polonia per partecipare alla XXXI Gmg di Cracovia. Già l’anno scorso la gente nelle varie diocesi del Paese aveva offerto posti per quasi 290mila pellegrini. E la cosa non era affatto scontata, tenendo conto che ancora oggi tanti polacchi vivono nei palazzi costruiti nel periodo comunista dove la superfice degli appartamenti raramente supera i 60-70 metri quadrati. In queste condizioni, quindi, è necessario un grande spirito di ospitalità per dare accoglienza ai pellegrini. Ma la mobilitazione in tutta la Polonia per affrontare le sfide organizzative è stata massiccia e non si è limitata alla ricerca di posti letto. È stata promossa, infatti, anche la raccolta dei fondi per pagare il viaggio ai giovani dai Paesi più poveri. Basta citare il caso della piccola diocesi di Siedlce: in una domenica tra i fedeli è stata raccolta la somma di 400mila zloty (quasi 100mila euro) per aiutare i giovani provenienti dalla Bolivia e dal Ciad.

Ma i preparativi per la Gmg di Cracovia coincidono in Polonia con altri due grandi eventi spirituali: l’Anno Santo della Misericordia e il 1050° del Battesimo della nazione. Questo fa sì che le iniziative di carattere religioso, spirituale e culturale legate a ognuno di questi eventi si completino e si arricchiscano a vicenda.  

Papa Francesco ha ricordato che «ogni volta che un fedele vivrà» una delle opere di misericordia spirituale o corporale «in prima persona otterrà certamente l’indulgenza giubilare». E in effetti tanti fedeli polacchi vivono l’ospitalità offerta ai giovani della Gmg come una delle opere richieste dal Papa (alloggiare i pellegrini, dar da bere agli assetati), come un modo concreto per vivere l’Anno Santo. E non possiamo non sottolineare il fatto che il Papa, venendo alla Gmg, visiterà i luoghi di suor Faustina Kowalska e di Karol Wojtyla, due figure chiave legate al culto della Divina Misericordia. Come ha ricordato il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, nella sua omelia durante la Messa della Domenica della Divina Misericordia, «suor Faustina ha accolto e ha annotato il messaggio sulla Divina Misericordia, invece Giovanni Paolo II ha trasmesso tale messaggio alla Chiesa e al mondo. Andava negli angoli più remoti del mondo e senza stancarsi proclamava la verità su Dio, ricco di misericordia». I giovani a Cracovia cammineranno sulle orme di questi due Apostoli della Divina Misericordia e visiteranno i luoghi legati a essi, prima di tutto il Santuario di Lagiewniki dove visse e morì suor Faustina e dove si trovano oggi le sue reliquie. Perciò la Gmg a Cracovia sarà un’occasione particolare per far conoscere alle nuove generazioni il messaggio della Divina Misericordia proprio nell’Anno Santo.

Ma in Polonia l’attesa per il raduno mondiale dei giovani coincide con i ringraziamenti a Dio per il Battesimo che ha legato per sempre questa nazione slava al mondo latino e al Vescovo di Roma. Nel 1966, per il millennio del Battesimo, Paolo VI volle visitare la Polonia ma il regime comunista impedì il viaggio del Pontefice. Questa volta il nuovo governo polacco, instauratosi dopo le recenti elezioni, è molto collaborativo nell’organizzazione del pellegrinaggio di Francesco. Una visita che in Polonia è percepita come «ricompensa» storica per la mancata visita di papa Montini.

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