sabato 27 settembre 2014
Oggi la Giornata indetta da Papa Francesco per la III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata alla famiglia, che si terrà dal 5 al 19 ottobre . Le voci di chi fa dell’orazione la propria vita.
E alla vigilia la Chiesa italiana si stringerà attorno al Papa
Il sinodo affidato alla preghiera

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Si tiene oggi, domenica, la giornata di preghiera indetta dal Papa per la III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, che come noto si svolgerà dal 5 al 19 ottobre e avrà come tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. L’invito alle Chiese particolari, alle comunità parrocchiali, agli Istituti di vita consacrata, alle associazioni e ai movimenti è di pregare nelle celebrazioni eucaristiche e in altri momenti celebrativi, nei giorni precedenti e durante i lavori sinodali. A Roma, ogni giorno si pregherà nella Cappella della Salus Populi Romani della Basilica di Santa Maria Maggiore. I fedeli possono unirsi nella loro preghiera personale a questa intenzione, soprattutto nelle famiglie.Viene raccomandata la recita del Rosario per i lavori sinodali. Nei prossimi giorni verrà pubblicato in diverse lingue un breve sussidio a cura della segreteria del Sinodo dei vescovi, con la Preghiera alla Santa Famiglia per il Sinodo, composta dal Papa (che pubblichiamo in questa pagina) e alcune intenzioni indicative per le preghiere dei fedeli. Vivono nel buio esteriore, perché private della vista, ma nella continua contemplazione orante. A Tortona, in provincia di Alessandria, le Suore Sacramentine non vedenti fondate da don Luigi Orione nel 1927 offrono la loro esistenza quotidiana anche per il prossimo Sinodo sulla famiglia. Accompagnandolo «innanzitutto con la preghiera di adorazione che quotidianamente offriamo e presentiamo a Gesù nell’Eucaristia, affinché tutti possiamo avere la luce del Signore per compiere quelle scelte giuste e sagge per il bene delle famiglie e soprattutto agire con carità e verità nell’affermare i diritti fondamentali di ogni famiglia umana». Lo testimonia suor Maria Rosa Affinito, 44 anni, una delle otto consacrate che formano la comunità di claustrali riunite attorno all’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento. Originaria di Maddaloni, nel Casertano, suor Rosa non ha perso il suo accento originario. Il fatto di essere cieca non le impedisce l’accesso alla comunicazione via mail o attraverso la sua pagina Facebook. Insieme alle consorelle, suor Maria Rosa aggiunge: «Offriamo ciò che siamo e ciò che abbiamo, affinché la luce splenda nelle tenebre e il bene trionfi sempre sul male. Molti pensano che pregare è tempo perso: succede perché non comprendono la grande missione della preghiera, che è come il lievito che fa fermentare tutta la pasta». Tante persone – prosegue la religiosa – «agiscono senza consultare il Signore; se lo facessero, quante cose cambierebbero, quanti cuori si aprirebbero all’amore di Dio, Padre misericordioso che ci aspetta per farci grazia». Alle consacrate non vedenti stanno a cuore tutti i nuclei familiari che in qualche modo verranno toccati dai lavori sinodali: «Il Signore benedica le famiglie e quanti operano per la loro santificazione; qui c’è un posto per tutti, per gli attivi e i contemplativi: tutti dobbiamo darci la mano e lavorare nella vigna del Signore. La nostra ricompensa, per ogni fatica sotto il cielo, sarà il cielo stesso», conclude suor Affinito. Anche nel monastero di Carpineto Romano le carmelitane hanno cominciato da tempo la preghiera di intercessione per il Sinodo dei vescovi per la famiglia: ogni sabato durante i Vespri e l’adorazione eucaristica. «Sappiamo bene quanto soffre oggi la famiglia, sbattuta fra numerosi problemi e difficoltà. Siamo certe che la preghiera corale che si innalza da tutta la Chiesa porterà buoni frutti – dice suor Maria Noemi di San Giovanni apostolo ed evangelista –. Spesso separazioni e divorzi creano grande sofferenza nel cuore dei credenti, e le loro difficoltà sono conosciute attraverso gli incontri che avvengono anche qui in monastero. Ed è un problema molto sentito da chi – credente e praticante – si trova a vivere una situazione così dolorosa. Le coppie che ci avvicinano, o anche i singoli vengono aiutati con la vicinanza, il sostegno, la comprensione». Dal 5 al 19 ottobre con l’Ora Terza le monache invocheranno lo Spirito Santo con il canto del “Veni Creator” affinché i presuli riuniti insieme a papa Francesco, «che ha chiesto preghiere proprio in questa domenica 28 settembre per la buona riuscita del Sinodo, diano una risposta di speranza, di vicinanza e di “compartecipazione” al problema delle famiglie, che spesso si trovano a vivere nel proprio interno grandi drammi, spesso sconosciuti all’esterno. Preghiamo il Signore perché la Chiesa tutta si senta responsabile della piccola “Chiesa dome-stica”, dove genitori, figli, nonni vivono in comunione di amore e di pace nel cammino cristiano tracciato dal Signore».
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