venerdì 6 maggio 2016
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INVIATA A CRACOVIA «Giovani di tutto il mondo venite. Cracovia e la Polonia vi stanno aspettando. Non abbiate paura». È un invito solenne, riecheggiando le parole di san Giovanni Paolo II, quello che ieri il cardinale Stanistlaw Dziwisz ha rivolto dalle stanze della Curia di Cracovia a ottanta giorni dall’inizio della Giornata mondiale della gioventù. Un appello che non riguarda solo i cattolici ma tutti coloro, in ogni angolo del pianeta, che credono e sperano nella pace. L’arcivescovo della città che a fine luglio accoglierà papa Francesco ha voluto così colorare la ormai prossima Gmg di un altro profondo significato. «Il mondo è diviso e la pace è in pericolo; i giorni che ci attendono qui a Cracovia possono contribuire al ristabilimento dell’amicizia tra i popoli ». Dunque, una grande festa della fede ma non solo: anche della speranza di pace, accesa come una scintilla in Polonia dai giovani di tutto il mondo e riportata come eredità nei loro rispettivi Paesi. Gli ultimi conteggi dicono che hanno già confermato la loro presenza in 600mila, provenienti da 184 nazioni, con 800 vescovi. Ma per iscriversi c’è ancora tempo e fino all’ultimo non si saprà in quanti davvero parteciperanno: sicuramente per la Messa finale con papa Francesco si supereranno i 2 milioni di presenze. La nazione estera più rappresentata sarà l’Italia, ma ci saranno gruppi numerosi anche dall’Asia (Singapore, Hong Kong, anche dalla Cina). Dall’Iraq si attendono 250 pellegrini e numeroso sarà il gruppo dall’Armenia mentre e si stanno proponendo facilitazioni burocratiche e sostegni economici per i giovani dell’Ucraina e di altri Paesi dell’Est Europa. L’attesa è grande. E anche la curiosità per gli ultimi dettagli ancora non resi noti. Ieri il cardinale Dziwisz ha confermato che papa Francesco durante la sua visita – sarà a Cracovia dal 28 al 31 luglio – alloggerà nella stessa stanza che ha già ospitato prima di lui i due predecessori, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Un locale «semplice», ha voluto descrivere il cardinale, situato nello stesso complesso di edifici di pertinenza della Curia. Il programma della visita di papa Francesco è già definito quasi completamente, anche se tutti qui si aspettano qualche sorpresa. Si sa che Bergoglio si affaccerà dalla “finestra papale” sulla via Franciszkanska dove Wojtyla, nelle sue dieci visite da Papa nella sua terra natale, incontrava i giovani polacchi. Un altro momento è stata comunicato ieri: Francesco celebrerà la Messa mattutina di venerdì 29 luglio, prima di raggiungere il campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, nella cappella della Curia metropolita, la stessa dove il primo novembre 1946 Karol Wojtyla divenne sacerdote. Infine l’ultima notizia relativa ai preparativi: dopo due anni di lavoro è arrivato al suo debutto il coro ufficiale della Gmg. Duemila richieste di partecipazione, una selezione serrata per arrivare a scegliere 300 coristi che ora per una prima prova generale questa domenica in un concerto pubblico a Cracovia nella festa nazionale di san Stanislaw. Poi, dopo altre intense settimane di prove, l’esibizione più attesa durante la Messa con papa Francesco nel Santuario di Lagiewniki, dove si trovano le reliquie di suor Faustina Kowalska, e poi ancora nella Messa conclusiva di domenica 31 luglio a Campus Misericordiae. La Missa Ioannis Pauli Secundi, scritta dal compositore Henryk Jan Botor, è un «regalo della Chiesa di Cracovia alla Chiesa universale », ha concluso il cardinale Dziwisz. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ATTESA. Uno degli appuntamenti polacchi di preparazione alla Gmg di Cracovia in programma a luglio Il cardinale Stanislaw Dziwisz
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