sabato 9 novembre 2019
«Non è solo alimento ma dà lavoro ed è anche simbolo di accoglienza reciproca». Dalle terre di Altamura il messaggio per la 69° Giornata del Ringraziamento
Il pane genuino della vita
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Il pane che nasce dalla terra e dà lavoro non è solo alimento di vita ma anche il simbolo della condivisione e dell’accoglienza reciproca. Un pane da spezzare con gli altri, con i più deboli e gli indifesi nel segno della fraternità e della giustizia sociale. È il messaggio forte che arriva dalla 69esima Giornata del Ringraziamento, indetta dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, che in questo fine settimana si sta tenendo tra Altamura e Gravina in Puglia lungo il territorio fertile della Murgia barese dove germoglia il grano dorato.

I vescovi italiani hanno scelto questo distretto agroalimentare proprio per la sua peculiarità nel produrre diversi tipi di pane genuino. La due giorni è stata organizzata dalla Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti in collaborazione con le organizzazioni di ispirazione cristiana legate al mondo dell’agricoltura: Acli Terra, Coldiretti, Fai Cisl, F.Agr.I, Feder-Agri Mcl e Ugc Cisl.

La fatica nei campi di tanti contadini testimonia l’antica vocazione fatta di impegno, amore, sudore e di relazioni tra persone per poter raccogliere un dono prezioso che non risponde soltanto ad una necessità umana, ma anche alla cura del Creato. «Il lavoro si radica in tante colture e culture diverse come dimostra la varietà dei grani tradizionali che stiamo scoprendo e valorizzando – ha sottolineato durante il seminario tenutosi a Gravina, don Bruno Bignami direttore dell’Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro –. Siamo in un’era in cui s’importano le farine. Affermare che il pane è buono non sempre è un’ovvietà. Per questo bisogna puntare sul prodotto di quei territori, come la Murgia, che privilegiano la qualità e la tipicità del modo di panificare garantendo condizioni giuste ed un’equa remunerazione per chi lavora. È necessario fare un fronte unico contro l’illegalità e lo sfruttamento come il caporalato. Ma, il pane è anche germe di pace. Possiamo offrirlo a tutti solo se viviamo l’esperienza di essere al servizio dell’altro». La cultura dello spreco e dello scarto, ancora molto diffusa, va pertanto combattuta in maniera decisa. «Il pane ha una sua simbologia spirituale che risponde alla domanda di giustizia, di carità cristiana e di solidarietà – ha affermato don Bruno –. Quando a Torre Maura, periferia di Roma, alcuni cittadini lo hanno lasciato cadere e poi calpestato per evitare che non venisse dato ai rom abbiamo assistito ad un gesto di violenza estrema. Tutto ciò è inammissibile. Come ha detto papa Francesco "era un pane regalato all'umanità e invece è stato mangiato solo da qualcuno"».

Rispetto della terra e difesa della biodiversità per un’agricoltura biologica che salvaguardi l’ambiente e la salute dei consumatori. Lo hanno ribadito i rappresentanti dell’associazioni di categoria presenti. E monsignor Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti ha lanciato un monito: «Il pane è prezioso per tutti, soprattutto quando penso ai diecimila lavoratori tarantini dell’ex Ilva che rischiano il posto di lavoro. A loro va tutta la nostra solidarietà nella speranza che si arrivi ad una soluzione. Per questo, credo sia indispensabile rifare un nuovo patto tra l’umanità e l’ambiente evitando la logica del profitto ad ogni costo. Qualsiasi individuo deve essere animato da un grande senso di responsabilità, ma faccio un appello a coloro che ci rappresentano a livello istituzionale perché rispondano in maniera concreta alle istanze della società civile. Serve un cammino comune. Che il pane frutto della terra e del lavoro dell’uomo diventi simbolicamente alimento di vita, di dignità e fratellanza». Domenica mattina è in programma la celebrazione eucaristica del vescovo Ricchiuti nella cattedrale di Altamura.

«IL DIRITTO AL CIBO TORNI A ESSERE PRIORITÀ»

«Se c’è un alimento che riassume su tutto il pianeta le esigenze fondamentali dell’umanità nel campo dell’alimentazione questo è il pane. Il pane è legato alla vita quotidiana. Il pane è un elemento così umano e familiare che Gesù lo ha elevato alla celebrazione di una "cena" nella luce della sua risurrezione e nella prospettiva del suo ritorno» ricorda don Paolo Bonetti, consigliere ecclesiastico di Coldiretti.
Commentando il tema del messaggio della 69°a Giornata del Ringraziamento - "Dalla terra e dal lavoro dell’uomo: pane per la vita" - il sacerdote sottolinea che «il pane è alimento povero, ma anche prezioso. E’ importante che non venga sprecato. L’enorme spreco di pane è il segnale che mangiamo male. E’ necessario che il diritto al cibo torni ad essere considerato una priorità».

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