mercoledì 19 gennaio 2022
Sarà Francesco stesso a conferire il ministero durante la celebrazione della III Domenica della Parola che il Papa presiederà in San Pietro. Ed è previsto il rito del conferimento per i catechisti
Sono molte le donne che proclamano le letture durante la celebrazione eucaristica

Sono molte le donne che proclamano le letture durante la celebrazione eucaristica - Siciliani

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Il ministero del Lettorato e dell’Accolitato anche alle donne e agli uomini laici sarà conferito per la prima volta domenica prossima nella Messa che papa Francesco presiederà in occasione della Domenica della Parola di Dio, da lui stesso istituita a settembre del 2019 e giunta quest’anno alla III edizione. Lo ha annunciato ieri una nota del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presieduto dall’arcivescovo Rino Fisichella, cui è demandata l’organizzazione della giornata. Non sarà il solo atto significativo che il Pontefice compirà nel corso della celebrazione. È previsto infatti che egli compia anche il rito mediante il quale verrà conferito il ministero di Catechista ai fedeli laici, donne e uomini, già istituito con il motu proprio Antiquum Ministerium, il 10 maggio del 2021.

Come si ricorderà, l’estensione di Lettorato e Accolitato ai laici di ambo i sessi, istituzionalizzato attraverso un apposito mandato (che nella celebrazione di domenica si realizzerà attraverso un atto liturgico), venne decisa dal Papa con il motu proprio Spiritus Domini del 10 gennaio 2021. In precedenza, infatti, essi erano riservati alle sole persone di sesso maschile perché venivano considerati propedeutici a un’eventuale accesso all’ordine sacro.

I ministeri (per i lettori e gli accoliti da un lato, e per i catechisti dall’altro) verranno conferiti attraverso un rito, preparato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti e «presentato per la prima volta», sottolinea una nota diffusa ieri dal dicastero vaticano della nuova evangelizzazione. Prima dell’omelia verranno convocati i candidati, chiamati per nome e presentati alla Chiesa. Dopo l’omelia, a quanti accedono al ministero del Lettorato, verrà consegnata la Bibbia, cioè la Parola di Dio che sono chiamati ad annunciare. Ai catechisti e catechiste, invece, sarà affidata una croce, riproduzione della croce pastorale usata prima da san Paolo VI, poi da san Giovanni Paolo II, per richiamare il carattere missionario del servizio che si apprestano ad amministrare.

I candidati e le candidate al Lettorato provengono da Corea del Sud, Pakistan, Ghana e da varie parti d’Italia. Quelli che riceveranno il ministero di catechista sono due laici provenienti dal Vicariato apostolico di Yurimaguas (Peru), in Amazzonia; due fedeli dal Brasile che già si occupano della formazione dei catechisti; una donna proveniente da Kumasi, in Ghana; il presidente del Centro Oratori Romani, fondato da Arnaldo Canepa, che dedicò la vita alla fondazione e direzione di oratori per ragazzi; un laico e una laica provenienti Lódz e Madrid. Non potranno essere presenti invece, per motivi legati alla difficoltà di viaggiare a causa del Covid due fedeli provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo e dall’Uganda.

Il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha messo a disposizione un Sussidio liturgico-pastorale «utile per vivere la Parola di Dio in comunità, in famiglia e personalmente». Il sussidio in lingua italiana è disponibile in versione cartacea edito dalle Edizioni San Paolo e scaricabile online sul sito pcpne.va nella sezione "attività", nelle versioni in inglese, spagnolo, portoghese e romeno.
«La Domenica della Parola di Dio – sottolinea la nota diffusa ieri – vuole porre in risalto la presenza del Signore nella vita dell’uomo» al cui fianco cammina ed è presente «attraverso la Parola, come viene espresso nel logo della Domenica, ispirato alla vicenda dei discepoli di Emmaus, in cammino, per ripercorrere la Scrittura con Gesù, lasciandosi ammaestrare e illuminare».

La novità con il Motu proprio di un anno fa
È stato papa Francesco a stabilire, con il motu proprio Spiritus Domini (10 gennaio 2021) e la Lettera al prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, che lettorato e accolitato siano aperti anche ai laici e alle laiche. Si tratta di ministeri laicali appunto, cioè non legati al sacramento dell’ordine, ma fondati sul Battesimo e per questo potenzialmente conferibili a tutti i fedeli che ne risultino idonei. In precedenza era riservato alle sole persone di sesso maschile perché considerato propedeutico a un’eventuale ordinazione, all’accesso all’ordine sacro.

E prende forma il ministero del catechista

Il ministero dell’accolitato e del lettorato, dona forma stabile, per così dire istituzionalizza l’accesso delle donne, oltre che dei fedeli laici, a compiti come la lettura della Parola di Dio durante le celebrazioni liturgiche o lo svolgimento di un servizio all’altare, come ministranti - chierichette o come dispensatrici dell’Eucaristia. Per consentirlo il motu proprio Spiritus Domini ha modificato il canone 230 del Codice di diritto canonico. Il ministero del catechista, da conferire, anche in questo caso, con un atto liturgico è stato invece istituito da papa Francesco con il motu proprio Antiquum ministerium del 10 maggio 2021.


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