Il cardinale Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, è stato incaricato dal Papa di guidare la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione. Nella veste di «Delegato pontificio», spiega una nota della Sala stampa vaticana, il porporato si occuperà anche di «indirizzare le strutture sanitarie» della Congregazione «verso un possibile risanamento economico». La Santa Sede, tuttavia, «esclude una partecipazione in tali opere».La decisione di Benedetto XVI arriva dopo la visita apostolica effettuata nell’Istituto religioso dall’arcivescovo Filippo Iannone, vicegerente di Roma. E che segue, a sua volta, il crack finanziario da centinaia di milioni delle strutture sanitarie controllate dai Concezionisti accertato dalla procura di Roma. Il buco plurimilionario ha infatti sottoposto a concordato preventivo i dipendenti di due prestigiose istituzioni sanitarie della Congregazione: l’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) e l’Ospedale San Carlo. La vicenda, che rischia di evolversi con il licenziamento di 400 dipendenti su un totale di 1.500 – già senza stipendio da 7 mesi – è esplosa dopo che un lungo elenco di fornitori aveva avviato le procedure ingiuntive a seguito dei mancati corrispettivi economici. Per altro, anche Idi e San Carlo vantano, nei confronti della Regione Lazio, ingenti crediti accumulati negli anni, come numerosi altre istituzioni socio-sanitarie religiose. Una grana non da poco che, dopo le dimissioni di Enrico Bondi, è passata nelle mani del nuovo commissario ad acta del Piano di rientro dai disavanzi nel settore sanitario della Regione, Filippo Palumbo.Nei giorni scorsi una rappresentanza di lavoratori dell’Idi-San Carlo, aveva incontrato a Roma monsignor Domenico Pompili, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali, e don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio Cei per la Pastorale della salute. Ieri la nomina di Versaldi è stata unanimemente accolta con soddisfazione. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parla di «un punto di svolta fondamentale nella vicenda». Il presidente dell’Associazione religiosa istituti socio-sanitari, fratel Mario Bonora, seppur provato da una storia che «colpisce e addolora», esprime «gratitudine e piena fiducia» al Papa. Soddisfazione dichiarano anche tutti i maggiori sindacati e l’Associazione medici istituti religiosi ospedalieri.