lunedì 11 aprile 2016
I giovani di Noto con gli scout per vivere la parola «legalità»
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Un bel progetto quello avviato da alcune settimane dai lupetti di Noto, la branca degli scout più piccoli, assieme al servizio di Pastorale giovanile diocesana: l’obiettivo è la riscoperta del vero senso della parola legalità, della lotta alla mafia e del bullismo. Gli scout nella diocesi di Noto sono circa 1.200 e, con l’ausilio della pastorale giovanile diocesana diretta da don Rosario Sultana,  sono coinvolti in parecchie attività educative. “Queste attività - afferma Marzo Terrizzi, capo educatore degli scout di Noto - servono a far crescere i ragazzi coi i forti valori della legalità anche attraverso la testimonianza concreta della propria vita”. Tra le tante iniziative, quella più significativa è stata l’incontro con i carabinieri di Noto per una conferenza sulla legalità. Nella stessa occasione è stato affrontato il tema del bullismo, del cyberbullismo e soprattutto della mafia. Al termine è stato mostrato un video dedicato alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. "Abbiamo cercato -continua Marco Terrizzi - di far scoprire ai ragazzi la storia e l’impegno per la legalità di Giovanni Falcone. Un’altra bellissima esperienza vissuta è stata quella dell’incontro con un imprenditore della provincia di Catania, taglieggiato dalla mafia e adesso testimone di giustizia, che ha raccontato come è riuscito a trovare il coraggio di denunciare. Tutte queste esperienze vissute ci hanno fatto capire che non dobbiamo mai arrenderci nella vita e che non dobbiamo aver paura ma sempre coraggio”. Molto soddisfatto del progetto avviato è don Rosario Sultana, neo direttore della pastorale giovanile della diocesi netina. Il prossimo appuntamento per gli scout siciliani è fissato per un incontro regionale dal 23 al 25 aprile, a Palermo, nel quale ai bambini dei lupetti saranno presentati le figure degli eroi della mafia. Al Gruppo di Noto è stato affidato il compito di presentare Boris Giuliano, il capo della squadra mobile di Palermo ucciso dalla mafia.
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