mercoledì 12 febbraio 2014
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I vescovi toscani sono "preoccupati per i tentativi di introdurre il tema della valorizzazione delle differenze di genere nei percorsi formativi dei docenti e degli studenti, secondo modalità ispirate alla cosiddetta teoria del gender". È quanto si legge in una nota della Conferenza episcopale toscana, riunita nel giorni scorsi all'eremo di Lecceto, a Firenze. I vescovi rivendicano piuttosto, anche nella scuola, "la dignità culturale di una visione antropologica fondata sulla differenza ecomplementarietà tra i sessi".Per la Cet, infatti, c'è il rischio "che, per motivi ideologici, venga propagata nelle scuole una concezione lontana da quella della famiglia naturale - continua la nota -, subordinando la stessa identità sessuale biologica a quella culturale, per di più soggettivamente determinata".   Infine, sempre a proposito della scuola, quella statale e quella paritaria "non devono essere messe in contrapposizione e sono ambedue da sostenere per una crescita educativa delle nuove generazioni secondo principi di libertà" concludono i vescovi.
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