giovedì 14 agosto 2014
​Commozione tra i tanti "figli" della Comunità Incontro. Il vescovo all'omelia ha parlato del «calvario» degli ultimi anni: «Ma l'unico giudice è Dio».
L'albero del Bene sull'ombra dell'errore di Chino Pezzoli
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È terminato con un lungo applauso e con lo sventolio prolungato di bandiere il funerale di Pierino Gelmini, celebrato stamattina a Molino Silla, di Amelia. Durante la cerimonia funebre il vescovo di Terni-Narni-Amelia, Giuseppe Piemontese, ha menzionato anche gli ultimi anni di vita di Gelmini, parlando di "salita dolorosa e umile". "Un calvario - ha detto - che lo ha portato alla spoliazione ma si è sacerdoti per sempre". "Nessuno - ha sottolineato - può giudicare perché l'unico giudice è Dio".Al termine della cerimonia un lungo applauso ha accolto la bara, diversi i sacerdoti concelebranti che non hanno saputo trattenere le lacrime, come pure i tanti giovani ospiti della Comunità e molti tra coloro che, sottratti alle dipendenze dalla droga, sono venuti qui per l'ultimo saluto al loro "padre". Le note dell'Alleluia e lo sventolio delle bandiere della Comunità Incontro hanno salutato il feretro. Un corteo di centinaio di auto ha quindi accompagnando il carro funebre per la tumulazione del feretro nel cimitero di Amelia. La cerimonia funebre si è svolta nel palazzetto dello sport della Comunità Incontro, a Molino Silla, a qualche chilometro dal centro abitato Amerino.Come ha spiegato Giampaolo Nicolosi, uno dei più stretti collaboratori di Gelmini, quella ad Amelia sarà una sepoltura temporanea, in attesa che all'interno di Molino Silla venga costruita una cappella dove poi accogliere definitivamente la salma. Sulla tomba ci sarà la scritta "Vi ho amati tenerissimamente". È questa la frase che Gelmini aveva indicato ai suoi collaboratori.
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