martedì 18 giugno 2019
L'appuntamento da giovedì a sabato. Obiettivo: attuare nella pastorale giovanile quanto emerso nel Sinodo dei vescovi sui giovani dell'ottobre scorso. La videointervista del cardinale Farrell
Giovani da 109 Paesi per il Forum in Vaticano. «Non si abbia paura di ascoltarli»
COMMENTA E CONDIVIDI

Da domani fino al 22 giugno si svolgerà a Sassone di Ciampino (Roma) il Forum internazionale dei giovani, promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita sul tema: "Giovani in azione in una Chiesa sinodale".

Parte quindi la fase attuativa dell'ultima Assemblea Generale del Sinodo dei vescovi svoltosi in Vaticano dal 3 al 28 ottobre 2018. Lo scopo del Forum Internazionale dei Giovani è quello di promuovere, proseguire e concretizzare l'ampio processo di conversione pastorale sul tema 'I giovani, la fede e il discernimento vocazionale', rilanciato da papa Francesco anche in occasione della recente Giornata Mondiale della Gioventù di Panama. "Il Sinodo sui giovani non è finito ma è nella sua fase attuativa. Dobbiamo fare tanto ancora", ha sottolineato in conferenza stampa padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Sono stati invitati a partecipare al Forum giovani delegati delle Conferenze episcopali e dei principali movimenti e comunità ecclesiali con grande diffusione internazionale, con la presenza inoltre di alcuni specialisti della pastorale giovanile a livello internazionale. Oltre 240 ragazzi, tra cui i 18 che hanno partecipato al Sinodo in qualità di uditori. I Paesi rappresentati saranno 109 e 37 tra movimenti e associazioni cattoliche. Sabato è prevista l'udienza con papa Francesco.

L'obiettivo specifico di questo incontro post-sinodale sarà l'attuazione delle proposte del Sinodo dal punto di vista della pastorale giovanile. Nel Documento finale, il Sinodo chiedeva infatti "di rendere effettiva e ordinaria la partecipazione attiva dei giovani nei luoghi di corresponsabilità delle Chiese particolari, come pure negli organismi delle Conferenze episcopali e della Chiesa universale". Grande spazio sarà dato alla preghiera, al confronto e alla discussione tra i giovani stessi, protagonisti nelle diverse realtà ecclesiali da cui provengono, in cui offrono generosamente il proprio servizio.

I lavori del Forum si svilupperanno in tre passaggi: mercoledì 19 giugno si affronterà il tema: "Il cammino sinodale e il suo impatto nelle Chiese locali". Ai lavori parteciperanno i cardinali Kevin Farrell (prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita) e Lorenzo Baldisseri. "Christus vivit, il frutto maturo del Sinodo dei giovani" è il tema di giovedì mentre venerdì 21 giugno l'ultima parte dei lavori, sarà dedicata ai "Giovani in azione in una Chiesa sinodale: il nostro contributo".

I lavori termineranno sabato 22 giugno con la messa nella Basilica di San Pietro celebrata dal cardinale Farrell, seguita dall'udienza con papa Francesco.

Al Forum si potrà partecipare anche “a distanza” attraverso le reti social. “Invitiamo tutti i giovani ad inviare notizie, foto e video che verranno pubblicati con l’hashtag ufficiale #youthforum19 sui social media del Dicastero (Twitter, Instagram, Flickr) e anche sul nostro sito www.laityfamilylife.va – ha spiegato padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio giovani del Dicastero -. Chiediamo ai giovani di tutto il mondo di condividere attraverso i loro social media (Facebook, Instagram, Twitter) tutto ciò che viene fatto nelle Chiese locali per applicare l’esortazione ‘Christus vivit’, usando sempre lo stesso hashtag #youthforum19”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche tre giovani, Desfortunées Kuissuk Feupeussi, responsabile per i giovani della Comunità Emmanuel in Camerun, uditrice al Sinodo, Isabella McCafferty, membro del Consiglio per i giovani della Conferenza episcopale neozelandese, e Michele Borghi, delegato del Movimento di Comunione e Liberazione presso la Consulta nazionale delle aggregazioni laicali della Cei.

Nella videointervista che correda questo articolo, il cardinale Farrell parla della necessità di coinvolgere i giovani nella vita della Chiesa, e del fatto che loro si sentano spesso esclusi. "L'idea che abbiamo è di chiedere ai vescovi di ascoltarli. C'è bisogno di apertura, che non si abbia paura delle loro idee". Poi Farrell ha detto come Gesù, con i suoi 33 anni, sarebbe stato invitato a questo incontro. Gesù, proprio come i giovani di oggi, ha avuto il coraggio di confrontarsi con gli scribi e i farisei, non si è fatto intimidire dal loro modo di pensare (si possono attivare i sottotitoli in italiano cliccando la rotellina delle impostazioni). Sono i giovani che con la loro compassione sono presenti per risolvere i problemi del mondo: chi sono i volontari quando ci sono terremoti, inondazioni? "Anche Gesù era un giovane, era giovane nello spirito!".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: