sabato 10 gennaio 2009
Dal 14 al 18 gennaio il sesto Incontro promosso dalla Santa Sede Videomessaggio del Papa e Messa conclusiva celebrata da Bertone.
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Famiglia al centro. Più che mai. Festa 'con' e festa 'per' la famiglia. Così co­me 'con', e non solo 'per', de­vono – o dovrebbero – sempre intendersi sia la pastorale, sia quelle politiche sociali che la Chiesa sollecita per sostenere il nucleo centrale attorno al qua­le ruota tutta la convivenza, che è appunto la famiglia. La qua­le, per questo, rappresenta per la Chiesa, assieme ai giovani, u­na «priorità assoluta in ogni parte del mondo». È stato il cardinale Ennio Anto­nelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, a pre­sentare ieri in questi termini nella Sala Stampa vaticana il 6° Incontro mondiale delle Famiglie, promosso dalla Santa se­de a Città del Messico dal 14 al 18 gennaio prossimi, sul tema La famiglia, formatrice ai valo­ri umani e cristiani. Un evento a cui il Papa Benedetto XVI guarda «con particolare atten­zione e affetto», ha aggiunto, spiegando che anche se il Papa non potrà essere presente di persona, invierà un suo video­messaggio che aprirà i lavori, e parteciperà in diretta televisiva alla messa conclusiva di dome­nica 18, che sarà celebrata da­vanti alla basilica di Nostra Si­gnora di Guadalupe dal suo car­dinale legato Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e pronun­ciando alla fine il discorso con­clusivo, nel quale tra l’altro an­nuncerà la data, la località e il tema del VII Incontro mondia­le. Nel corso della messa gli spo­si presenti e quelli collegati via televisione potranno rinnova­re le promesse matrimoniali, ri­cevendo l’indulgenza plenaria. Decisamente denso il pro­gramma, che prenderà il via con il convegno teologico-pa­storale al quale, come ha riferi­to il coordinatore internazio­nale, il messicano don José Guillermo Gutiérrez Fernàndes, sono già iscritte oltre 5700 per­sone, «e con più di 400 volontari internazionali– ha sottolineato – per il coordinamento». Molti poi i temi affrontanti nelle di­verse relazioni e tavole rotonde in agenda, tra i quali «certa­mente sarà anche presente la crisi economica di questi ultimi mesi – ha detto ancora Anto­nelli – come attenzione sia sul versante ecclesiale, sia per i suoi risvolti economici e sociali». Ma si parlerà anche di casa, lavoro, libertà «effettiva» di educazio­ne, salute, lavoro domestico, politiche sociali. A quest’ultimo riguardo, il porporato ha osser­vato come sia «importante ap­plicare equità nel prelievo fi­scale alle famiglie, un ricono­scimento dovuto che reca be­neficio all’intera società». Lo stesso riconoscimento, ha ag­giunto, che sarebbe dovuto an­che al lavoro domestico, «per­ché non si capisce come possa valere di meno se svolto da una madre anziché da una una colf». Principio che non con­trasta con quella 'scuola di gra­tuità' intrinseco nella cura fa­miliare, «in quanto le cure alla famiglia sono sì offerte per a­more, ma hanno comunque di­ritto ad un giusto riconosci­mento ». La piazza della Vergine gremita di folla, e sullo sfondo Benedetto XVI, in occasione del quinto incontro mondiale delle famiglie a Valencia nel luglio del 2006.I precedenti. Quella che prende il via mercoledì prossimo a Città del Messico sarà la sesta edizione dell’Incontro mondiale delle famiglie, l’appuntamento convocato ogni tre anni dal Papa per promuovere dialogo, conoscenza, reciproca solidarietà tra i rappresentanti delle associazioni familiari dei cinque continenti. Fu Giovanni Paolo II a volere la prima edizione a Roma, nel 1994, in occasione dell’Anno internazionale della famiglia. Tema dell’appuntamento: "La famiglia, cuore della Chiesa e della società". Tre anni dopo, nel 1997, l’incontro venne organizzato a Rio de Janeiro, in Brasile dove, sempre alla presenza di Papa Wojtyla, si parlò di "Famiglia, dono e promessa, speranza per l’umanità". Nel 2000 l’appuntamento mondiale venne a coincidere con il Giubileo delle famiglie che si svolse naturalmente a Roma. Fu lo stesso pontefice a dettare personalmente il titolo dell’incontro: "I figli, primavera della famiglia e della società". Tre anni dopo, nel 2003, la grande assise si spostò per la prima volta in Asia, a Manila, nelle Filippine. Giovanni Paolo II, già sofferente, seguì l’incontro da Roma (tema, "La famiglia cristiana, una buona notizia per il terzo millennio") e intervenne soltanto in collegamento televisivo per salutare i due milioni di persone presenti alla celebrazione conclusiva. Nel 2006 l’incontro si tenne a Valencia, in Spagna. Alla presenza di Papa Benedetto XVI si affrontò il tema proposto, "La trasmissione della fede in famiglia".
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