sabato 26 marzo 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
PARIGI Le gocce quasi in sospensione di una pioggia leggera e silenziosa hanno avvolto ieri mattina i fedeli durante la tradizionale Via Crucis fino alla Basilica del Sacro Cuore, sull’antica “collina dei martiri” (odierna Montmartre) verso cui possono convergere pure gli sguardi dei parigini di ogni quartiere. L’Anno Santo della misericordia è avvertito in modo speciale dai frequentatori della Basilica parigina, che gode del titolo di Santuario dell’Adorazione Eucaristica e della Misericordia Divina. Un’atmosfera di profondissimo raccoglimento ha così accolto le intenzioni di preghiera pronunciate ad ogni stazione, spesso ispirate da tragici sviluppi dell’attualità. A cominciare da quella dei “Paesi segnati dalla guerra” in Medio Oriente e in Africa, come il Sud Sudan, o nella stessa Europa, nel caso dell’Ucraina. Il corteo era guidato quest’anno da monsignor Eric de Moulins-Beaufort, vescovo ausiliario della capitale, mentre il cardinale André Vingt-Trois, affaticato da un recente intervento, ha presieduto i riti della Settimana Santa nella Cattedrale di Notre Dame. Quasi subito, monsignor Moulins-Beaufort ha evidenziato la «grande vergogna» che rappresentano per la Chiesa gli «abusi da parte dei preti», in un clima segnato in Francia dal clamore mediatico attorno al passato di un sacerdote non più in attività della diocesi di Lione, accusato di abusi su minori commessi fra il 1986 e il 1991 nel corso di campi scout. Il presule ha invocato «che possa essere fatta piena luce sulla verità», come ha già chiesto la Conferenza episcopale francese. Le altre intenzioni di preghiera, pronunciate anche da padre Jean Laverton, rettore del Sacro Cuore, hanno evocato i responsabili politici, le vittime del terrorismo, le persone sul bordo della rassegnazione, «le madri che soffrono per i loro figli» e i padri di famiglia che faticano ad assumere il proprio ruolo, la dignità della vita dei più fragili, dai nascituri fino ai pazienti in fin di vita, così come chi partecipa intimamente alla «ricerca di assoluto di un’umanità oltraggiata », i perseguitati di ogni continente a causa della fede, coloro che «rifiutano di vedere il proprio peccato», i giovani «che cercano un senso per la propria vita», o ancora «quelli il cui corpo è schernito dallo sguardo degli altri». Alla Via Crucis di Montmartre, affiancata da altre trenta per le strade e piazze della capitale, hanno partecipato anche i rappresentanti di tante congregazioni religiose, accanto agli studenti della “Compagnia dei lavatori di piedi”, testimoni di un impegno riassunto sulle caratteristiche felpe blu: «Servire, adorare, annunciare». Al termine della processione, la basilica ha spalancato le porte per le liturgie celebrate fino a sera. © RIPRODUZIONE RISERVATA PARIGI. La croce nella salita a Montmartre (Ansa)
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: