venerdì 27 dicembre 2019
Sono Aós Braco e Ramos Pérez. Continua l’opera di ricostituzione della gerarchia cattolica, decimata dalla tragedia degli abusi sessuali che l’ha squassata negli ultimi anni
Papa Francesco nomina gli arcivescovi di Santiago e Puerto Montt
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Continua l’opera di ricostituzione della gerarchia cattolica in Cile, decimata dalla tragedia degli abusi sessuali che l’ha squassata negli ultimi anni. Oggi Papa Francesco ha infatti nominato come arcivescovo della capitale Santiago il cappuccino Celestino Aós Braco, 74 anni, che dallo scorso marzo era amministratore apostolico della medesima circoscrizione ecclesiastica. Il Pontefice ha inoltre nominato arcivescovo di Puerto Montt monsignor Luis Fernando Ramos Pérez, 61 anni il prossimo 2 gennaio, finora ausiliare di Santiago e dal giugno 2018 amministratore apostolico della diocesi di Rancagua.

Aós Braco è nato in Spagna, in Navarra, e ha compiuto gli studi filosofici a Zaragoza e quelli teologici a Pamplona. Ottenuta la Licenza in Psicologia presso l’Università di Barcellona ha emesso la professione temporale religiosa come francescano Cappuccino nel 1964 e quella perpetua nel 1967. L’anno successivo è stato ordinato prete.

Come sacerdote ha svolto successivamente i seguenti incarichi: in Spagna è stato Professore a Lecaroz – Navarra, Vicario a Tudela, professore a Pamplona e Vicario a Zaragoza. Inviato nel 1983 nel Cile è stato vicario parrocchiale e superiore di comunità in varie località. Inoltre è stato anche economo provinciale dei cappuccini in Cile, promotore di giustizia del Tribunale ecclesiastico di Valparaiso e Giudice del Tribunale dell’arcidiocesi di Concepción.

Nel luglio 2014 Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Copiapó il 25 luglio 2014, e il 23 marzo 2019 lo ha scelto come amministratore apostolico dell’Arcidiocesi di Santiago de Chile.

Il nuovo arcivescovo di Puerto Montt, monsignor Ramos Pérez, è nato a Santiago e prima di entrare in seminario, ha ottenuto il titolo di Ingegnere presso l’Universidad de Chile. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici presso il Seminario Maggiore della capitale e ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Sacra Scrittura presso la Gregoriana di Roma. Ricevuta l'ordinazione sacerdotale nel 1990 è stato: prefetto di Filosofia nel Seminario Maggiore di Santiago (1990-1993), vicario parrocchiale di Cristo Emaús (1990-1993) e poi di Santo Toribio de Mogrovejo (1993), quindi in Vaticano officiale della Congregazione per i vescovi (1999 al 2007). Tornato in patria è stato vicario episcopale dell’arcidiocesi per l’educazione (2007), rettore del Seminario Maggiore (dal dicembre 2007) e vicario episcopale per il clero (dal 2011).

Nel febbraio 2014 Papa Francesco lo ha nominato ausiliare dell’Arcidiocesi di Santiago e dal novembre 2016 è Segretario Generale della Conferenza Episcopale cilena. Dal 28 giugno 2018 era amministratore apostolico di Rancagua.

Dopo queste nomine rimangono ancora vacanti otto delle 27 circoscrizioni ecclesiastiche del Paese. E cioè le diocesi di San Bartolome de Chillan, Valdivia, Copiapo, Osorno, Rancagua, San Felipe, Talca e Valparaiso.

Da poco il Cile, scosso negli ultimi mesi anche da proteste e manifestazioni di piazza, ha un nuovo nunzio: lo spagnolo Alberto Ortega Martin, 57 anni. Nominato il 7 ottobre dopo essere stato dal 2015 rappresentante pontificio in Giordania e Iraq, lo scorso 7 dicembre è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco prima di partire per la sua nuova destinazione, dove è giunto il 14 successivo.

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