giovedì 9 febbraio 2017
Il responsabile del Movimento promosso dalla Chiesa ambrosiana: «Nell’arcidiocesi sono 15mila»
Don Pier Paolo Zannini

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Servizio e vocazione. È il binomio su cui l’arcidiocesi di Milano punta nella pastorale dedicata alla formazione e alla crescita dei ministranti. «L’aspetto vocazionale – spiega don Pier Paolo Zannini, che dal 2015 è stato nominato responsabile diocesano del Movimento chierichetti (Mo.Chi) – è sempre stato presente nell’azione pastorale verso i ministranti. E continua ad esserlo soprattutto rivolto agli adolescenti maschi e e femmine - affinché maturino una riflessione sulla loro vita».

Una pastorale vocazionale «non prettamente finalizzata a suscitare vocazioni al Sacerdozio e alla vita religiosa, ma che vuole aiutare i ragazzi e le ragazze a far chiarezza sul futuro della loro vita. Insomma un’esperienza di vita cristiana che li interroghi sulla propria vocazione, intesa come essere discepoli di Gesù». Intensa l’attività del Mo.Chi, che proprio nell’ottobre dello scorso anno ha organizzato un incontro diocesano per tutti i ministranti ambrosiani «con il quale abbiamo riempito il Duomo di Milano di oltre quattromilacento bambini e adolescenti, per stringerci attorno al nostro arcivescovo , il cardinale Angelo Scola», che poi ha celebrato Messa. Nella Chiesa ambrosiana, secondo un calcolo approssimativo, prestano il proprio servizio all’altare tra i 13 e i 15mila ministranti suddivisi nelle 1.100 parrocchie dell’arcidiocesi.

Certi «sono invece gli abbonamenti alla rivista La fiaccolina da sempre voce del Movimento Chierichetti ambrosiani – sottolinea il responsabile diocesano –: ottomila». Ovviamente ci sono comunità in cui i numeri sono più esigui e altre nelle quali «il gruppo dei chierichetti è numeroso», ricorda don Zannini sottolineando che in quest’ultimo caso spesso è il risultato di una attenzione specifica dei sacerdoti presenti nella parrocchia. Una attenzione che nel passato - con una maggior presenza di sacerdoti - era decisamente più costante, e che oggi «complici i molti impegni e la scarsità di preti vede i gruppi dei chierichetti spesso affidati alla guida dei ministranti più grandi», riconosce don Zannini. Due gli appuntamenti annuali del Mo.Chi.

Il primo si svolge nel periodo estivo con la «tre giorni chierichetti», la tradizionale proposta organizzata dal Movimento presso la casa “La Montanina” a Pian dei Resinelli, proprio ai piedi delle Grigne. «In questa occasione offriamo a ragazzi e ragazze adolescenti di vivere un’esperienza legata alla liturgia, alla fraternità e alla spiritualità ». Il secondo è proprio l’incontro con l’arcivescovo di Milano.

Ma per i ministranti più grandi il Movimento offre un vero e proprio corso per “cerimonieri”. «In quello che concluderemo la settimana prossima – chiarisce don Zannini – se ne sono iscritti 507, per l’80% maschi. A loro facciamo formazione e conoscenza sulla liturgia, puntando molto sul fatto che la liturgia e i suoi gesti sono una preghiera, non semplici azioni che il ministrante deve compiere». Un’occasione per spiegare loro «il valore del servizio che compiono». Un valore «che, speriamo, si porteranno dietro per tutta la vita».

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