venerdì 2 ottobre 2020
Con il suo album "Sulle strade dell'infinito" il 36enne parroco di Norcia canta per la sua gente, che da 4 anni vive nelle casette in attesa della ricostruzione dopo il terremoto
Don Davide Tononi usa molto i social per diffondere i suoi messaggi

Don Davide Tononi usa molto i social per diffondere i suoi messaggi - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Don Davide Tononi vive in un container, che gli è stato affidato due anni fa quando è arrivato a Norcia. Nelle casette, invece, abitano i fedeli della sua chiesa, sfollati e rimasti senza casa dal terremoto dell'agosto 2016. Da quando è arrivato nel Centro italia non ha mai smesso di lottare per tenere alta l'attenzione sulla ricostruzione.

Videomessaggi su Facebook, inviti rivolti direttamente al presidente del Consiglio e adesso un album musicale sfociato in un libro. Tononi, parroco 36enne di Norcia, scrive e canta canzoni per la sua gente: "Sulle strade dell'infinito" è il nome del disco che ha voluto dedicare alla sua comunità, che da 4 anni vive quotidianamente i segni della tragedia del terremoto.

"Il brano che ho pensato per la mia città - racconta don Davide - è soprattutto incentrato sull'importanza della comunità e sulla certezza che la città riuscirà a risorgere dalle macerie del sisma nonostante le tante difficoltà".

"Ricostruire e crederci sempre, la forza che conta è la comunità, con la certezza sempre presente, che la storia non si fermerà, alzare la testa, lottare col cuore, con lo sguardo fiero di chi sa, che c'è una certezza: non si molla un metro, perché Norcia risorgerà", un estratto della canzone, che come il resto dell'album è stata pubblicata sui principali canali come YouTube e Spotify e può essere ascoltata gratuitamente.

Un rapporto con i social che permette al parroco di raggiungere sempre più persone: "Cominciai ad utilizzarli in seminario e continuerò a usarli - dice - a meno che non mi accorgessi che tolgono spazio alle relazioni concrete". Su Facebook, ad esempio, don Davide pubblica il Vangelo del giorno: "Il Signore diceva di gridare la parola di Dio dai tetti delle città, io nel mio piccolo lo faccio attraverso i social".

"L'idea di pubblicare il Vangelo del giorno - dice ancora il parroco - mi è venuta pensando che magari a qualcuno avesse fatto piacere leggere la parola di Dio e così è infatti, tanto che ci sono persone che mi fermano per strada proprio per dirmi che hanno letto quei passi. Mi fa piacere, se non lo facessi magari quelle persone non avrebbero mai letto una pagina del Vangelo".

Tra le altre iniziative di don Davide, anche le confessioni all'aperto in piazza San Benedetto. "Le faccio ogni martedì e giovedì mattina - dice ad Avvenire- perché in centro storico non abbiamo più le nostre chiese e in attesa che vengano ricostruite ho ritenuto utile mettermi a disposizione delle persone. La scelta di quella piazza è un po' anche una provocazione, confesso fuori la chiesa perché dopo 4 anni non si può ancora entrare".

A Norcia don Tononi, originario di Brescia, ci è arrivato solo dopo il terremoto, trovando una città ferita che stava perdendo la speranza. Per lui la priorità è "ricostruire la comunità, oltre che le case". "Il mondo - dice - è pieno di strutture vuote e non utilizzate perché non esiste una comunità. Noi dovremo essere bravi a farci trovare pronti quando gli edifici saranno ricostruiti e li dovremo far vivere".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: