lunedì 3 febbraio 2014
​L'urna del santo educatore al Beccaria di Milano. Festa con il cardinale Tettamanzi. 
"Segni che avvicinano all'assoluto"
GUARDA Tra i giovani detenuti
SCRIVI Racconta il "tuo" don Bosco
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Don Bosco torna a varcare le porte di un carcere. Come faceva quando, giovane prete, si recava in visita, nella Torino dell’800, ai ragazzi rinchiusi dietro le sbarre, in una società che sapeva rispondere solo con con la galera e la forca alla povertà e all’emarginazione dei giovani. Stamani l’urna con la reliquia del santo piemontese ha ricevuto l’abbraccio del «Cesare Beccaria», l’istituto penale minorile che sorge alla periferia sud ovest di Milano. Ed è stata festa grande. E doppia. (Vedi il video di Chiesadimilano.it) La prima festa: la Messa presieduta nella cappella del carcere dall’arcivescovo emerito di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, che ha battezzato due detenuti, poi ha conferito loro il sacramento della Confermazione, ricevuto anche da un loro compagno. La seconda festa: nel teatro del Beccaria. Dove i detenuti – davanti ad una platea affollata dagli studenti dei collegi arcivescovili della diocesi di Milano – hanno raccontato la loro vita, la realtà del carcere e il loro cammino di riscatto con il linguaggio del teatro e della musica, intrrecciando testimonianza personale, scene dal «Romeo e Giulietta» e dall’«Antigone» e brani rap scritti dai ragazzi. «Volto della misericordia»: Le parole di Tettamanzi e Rigoldi «Don Bosco è l’esempio vivente della misericordia di Dio» ha detto all’inizio della Messa don Gino Rigoldi, cappellano del «Beccaria», che ha concelebrato il rito assieme all’altro cappellano, don Claudio Burgio, al superiore dell’Ispettoria salesiana lombardo-emiliana don Claudio Cacioli, al direttore della Fondazione oratori milanesi don Samuele Marelli e ad altri sacerdoti. «Oggi, come ai tempi di don Bosco – continua don Rigoldi –, viviamo in una società forcaiola che ci dice: chiudeteli in cella e buttate via la chiave. Io, che da 40 anni sto fra questi giovani, ho visto accadere cose meravigliose. Qui dentro si può cambiare. Ma il problema è fuori, è dopo, dove non si mobilitano risorse per dare lavoro, istruzione, casa, speranza di futuro ai nostri ragazzi». Tettamanzi, che per la prima volta visitava il Beccaria, ha ripreso le parole di don Rigoldi sul santo piemontese "volto" della misericordia di Dio, e ha aggiunto: «Don Bosco ci insegna ad avere fiducia in noi stessi, nei talenti che Dio ci ha stampato nel cuore». Ma non è finita: mentre i ragazzi del Beccaria si raccontavano ai ragazzi dei collegi arcivescovili in teatro, al piano di sotto, nella cappella, 150 religiose e consacrate si sono raccolte in preghiera davanti all’urna del santo. Domani sera la fiaccolata e la Messa con Scola in Duomo Don Bosco è arrivato al Beccaria stamani attorno alle 8,30 proveniente dalla basilica di Sant’Agostino, cuore salesiano di Milano, zona Stazione Centrale, che l’ha ospitata per quasi tutta la giornata di ieri. Le altre tappe della giornata: Vimodrone, dove il reliquiario viene accolto nell’area dove in questi mesi sorgerà la nuova sede della Comunità Kayros (destinata a ragazzi che stanno "ricominciando", come gli ex ospiti del Beccaria); l’oratorio di Melzo, scelto quale "rappresentante" di tutti gli oratori della diocesi di Milano; Sesto San Giovanni, dove alle 20,30 nella parrocchia di San Giovanni Battista si terrà la Messa presieduta dal vicario episcopale per la Zona VII, monsignor Piero Cresseri. Domani è la quinta e ultima giornata della «peregrinazione» dell’urna nel territorio della Chiesa ambrosiana, che finora – nelle varie tappe, toccando tutte le Zone pastorali della diocesi – ha richiamato fino a ieri 30mila persone. E domani il reliquiario tornerà nel Duomo di Milano. Alle 18,30 termineranno gli ingressi per le visite in Cattedrale (aperte per i ragazzi degli oratori dalle 16 e per tutti i fedeli dalle 14). Alle 19 l’urna verrà portata alla Basilica di Sant’Ambrogio; alle 19,30 la Basilica sarà aperta per la visita degli educatori e dei fedeli; alle 20 partirà la fiaccolata degli educatori con don Bosco fino al Duomo, dove alle 21 il cardinale arcivescovo Angelo Scola celebrerà la Messa delle «comunità educanti».Altro da leggere e vedere:L'arrivo in tram a MilanoLa fotogallery del viaggio in cittàUn lungo viaggio che continua

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