martedì 17 maggio 2016
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«Stia tranquillo, padre, in paradiso ci si va anche senza sapere a cosa servono le nunziature!». È quanto commentò una volta l’arcivescovo prelato di Loreto Giovanni Tonucci, rivolgendosi una volta ad un religioso che polemizzava sull’esistenza delle nunziature. Il presule riporta l’indicativo episodio nella prefazione del manuale di divulgazione sulla diplomazia pontificia di Matteo Cantori, dal titolo La diplomazia pontificia: aspetti ecclesiastico-canonistici, edito da Tau Editrice (pagine 240, euro 15). Il volume rappresenta un “vademecum” allo studio delle rappresentanze vaticane, utile tanto agli esperti della materia quanto anche ai neofiti del diritto. L’autore, classe 1989, giunto al termine dell’iter universitario, ha deciso di difendere una tesi sugli aspetti ecclesiastico-canonistici della diplomazia pontificia; il desiderio era quello di riannodare i fili di un discorso di analisi storico-giuridica dell’argomento stesso, a coronamento degli studi in legge. La pubblicazione verrà presentata oggi alle 17, a Roma, nella sala “Guglielmo Marconi” di RadioVaticana. All’evento, oltre all’autore, partecipano l’arcivescovo prelato di Loreto Giovanni Tonucci e l’ambasciatore della Confederazione elvetica, accreditato presso la Santa Sede Pierre-Yves Fux. Modererà l’incontro Fabio Colagrande, giornalista e conduttore della Radio Vaticana. Tra le caratteristiche di questo saggio è quello di poter offrire uno strumento di ausilio allo studio delle rappresentanze pontificie. Un altro dato interessante della pubblicazione è quella di non essere un testo di mera esposizione ma di permettere al lettore una riflessione atta a far comprendere appieno il ruolo della diplomazia vaticana, in un mondo globalizzato come il nostro. Un testo sorto soprattutto per scoprire – è la convinzione dell’autore – il ruolo diplomatico, a volte sotterraneo, dei nunzi chiamati non solo a difendere le istanze della Santa Sede ma anche a «promuovere il diritto di ogni persona e servire alle necessità della popolazione di quella Nazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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