mercoledì 29 marzo 2017
L'ufficio si occuperà di ascolto e accoglienza. Sarà rivolto a chi si trova in situazioni di sofferenza legate ad abusi sessuali e fisici, maltrattamenti, adescamento online, nuove dipendenze...
Monsignor Staglianò, a sinistra, e don Di Noto alla presentazione dell'Ufficio pastorale per le fragilità

Monsignor Staglianò, a sinistra, e don Di Noto alla presentazione dell'Ufficio pastorale per le fragilità

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Nel panorama della Chiesa Italiana, nasce in Sicilia - nella diocesi di Noto - il primo Ufficio pastorale per le fragilità, fortemente voluto dal vescovo, Antonio Staglianò, e diretto da don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter.

Il nuovo ufficio si occuperà di ascolto e di accoglienza e sarà rivolto a chi si trova in situazioni di sofferenza legate ad abusi sessuali, abusi fisici, maltrattamenti, adescamento online, nuove dipendenze comportamentali (cyber dipendenza, ludopatie), problemi nelle relazioni familiari e malattia, curando la divulgazione delle conoscenze. Inoltre, orienterà le vittime verso strutture e competenze appropriate, promuoverà iniziative per la prevenzione e per l’aggiornamento di clero e laici sulle tematiche a sostegno delle fragilità e degli abusi, curerà a livello diocesano la giornata bambini vittime e svolge ricerca scientifica e pastorale curando la divulgazione delle conoscenze. L’ufficio sarà organizzato con dei volontari specializzati secondo le competenze richieste ed esperti in umanità, coordinati dal direttore, don Fortunato Di Noto.


Monsignor Staglianò esprime la sua soddisfazione: “Siamo chiamati, seppur piccoli e fragili, di fronte all'enigma delle grandi cose, delle nostre inquietudini e delle nostre eterne domande sul senso e il mistero della vita, a porre i segni di un’umanità e di un mondo rinnovati, dalla capacità di accogliere la nostra debolezza come caratteristica costitutiva della nostra umanità, trasfigurati dall’unica bellezza che salva il mondo: l’Amore. L’Amore che condivide il dolore, l’amore che riempie di vita il nostro esistere e dà senso alle nostre fatiche e alle sofferenze. L’Amore che considera l’altro come una persona e una risorsa, l’Amore che ci fa sentire amati e che ci dona la capacità di amare”.


Molto felice il direttore don Di Noto: “Come tutte le cose nuove siamo sicuri che offrirà con intelligenza pastorale un aiuto concreto a chi è nel bisogno e nella sofferenza, a chi subisce ogni forma di abuso ed è ferito. Ringrazio il vescovo per aver dato alla mia persona questa fiducia e questo compito significativo, non solo per la nostra Chiesa diocesana. La violenza e gli abusi non sono amore, Mai! Ricordiamolo sempre”.

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