lunedì 8 settembre 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Sono circa 10mila i missionari italiani nel mondo. Religiosi, suore ma anche laici, in tutti gli angoli della terra per dare il loro aiuto ma soprattutto la loro testimonianza cristiana. Sono in Africa, Asia America Latina, Oceania, ma anche nella vicina Europa, divenuta anch'essa, soprattutto a causa della crisi economica, "terra di missione". L'età media di chi ha scelto di partire si è alzata con il tempo: oggi è di 63 anni. A tracciare una radiografia del mondo delle missioni italiane è la rivista "Popoli e missione", nata con le Pontificie Opere Missionarie e oggi espressione di Missio, fondazione della Cei. Pochi i giovani e soprattutto un trend in costante calo dai primi anni '90, quando si toccò il record di 20mila presenze di missionari italiani all'estero. Stando ai dati degli archivi storici nel 1934 l'Italia aveva 4.013 missionari, nel 1943 erano 7.713, nel 1954 più o meno quanti ce ne sono oggi, 10.523, fino a toccare i 16.000 negli anni Ottanta, e oltre 20.000 nel 1991. A partire da allora il calo. E alla rivista lo spiega bene il padre comboniano Alberto Pelucchi: "Oggi i giovani ci ammirano, ci stimano ma non ci imitano. La solitudine, l'incomprensione, il lottare possono anche fare paura". Ma nel calo generale è la componente dei religiosi e delle religiose che si è assottigliata negli anni, forse anche a causa della generale crisi vocazionale. Mentre il numero di laici che vengono inviati dalla chiesa lontani dalle loro case è in costante aumento e anche la loro età media è decisamente più bassa: il 58% è sotto i 40 anni e meno di uno su 4 ha superato la soglia dei 50 anni. Quasi il 56% sono donne e il 60% è sposato. Tanti partono con il coniuge e con i figli. Il 55,7% dei missionari laici è in Africa, il 38,6% in America latina. Tra coloro che partono ci sono anche sacerdoti diocesani che vengono mandati all'estero per un periodo dal proprio vescovo a svolgere il ministero in una missione. Sono i "Fidei donum".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: