martedì 3 agosto 2010
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Da due giorni camminiamo finalmente sulle strade della Galizia. Partiti da Sarria abbiamo raggiunto Portomarìn (22 km) e poi Palas de Rei (25 km). La stanchezza si comincia a sentire, ma aumenta anche il desiderio di andare avanti. E la reciproca conoscenza tra noi pellegrini. Il "camino" è soprattutto incontro. Con la natura, con Dio e con gli altri. Abbiamo attraversato solari boschi di castagno e ombrose leccete, campi e pascoli punteggiati di fattorie con i tipici hòrreos, i lunghi e stretti granai sopraelevati sormontati da una croce. Molte chiese, piccoli gioielli dell’arte e della religiosità medievale. Ideali di buon mattino (partiamo alle 7,15) per la recita delle Lodi. Natura di cui fidarsi. Domenica il cielo era tutto coperto di nuvoloni. E così ieri. Pioverà? Ci siamo fidati. E avanti, "ultreya". Niente pioggia, ma temperatura più sopportabile per noi camminatori. «Benedite, piogge e rugiade, il Signore», abbiamo letto nelle Lodi di ieri mattina davanti ad una minuscola chiesetta. Ma l’incontro è anche con gli altri. Per tutti i camminatori un saluto: «Buen camino». Con chi cammina con te l’occasione per conoscersi. È il momento di aprirsi con fiducia. Ascolto, aiuto. Da veri compagni di viaggio. C’è suor Vincenza, un passato da archeologa («Ero un po’ Indiana Jones»), ora insegnante di sostegno per disabili nella scuola materna, tutta argento vivo. Ci sono i due seminaristi Alessio e Maurizio. Le insegnanti di religione Enza (un passato nella moda) e Marina. Il giovani del coro di Vignole, colonna sonora del nostro cammino. Due intere famiglie, Nesti e Recati (i due papà Fabio e Roberto il "camino" lo hanno già fatto tutto intero). Le bimbe Alba, Elena, Ginevra, Linda e Margherita, tra 6 e 10 anni. Il "tuttofare" Silvio (fotografo per passione, è lui ha immortalare i nostri giorni) e la moglie Anna. Ci sono anche ragazzi non credenti («Ma so che sono alla ricerca – commenta l’ottimistra don Simone –, altrimenti non sarebbero qui con noi»). Camminiamo tutti in fila sulla stretta passerella che attraversa di lago di Belesar, fianco a fianco sui polverosi sentieri, si parla e ci si confronta. Tante storie che camminano. Da scoprire in questi e nei prossimi chilometri.
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