sabato 20 luglio 2013
Papa Francesco ha istituito un gruppo di lavoro che si occupi della riforma della struttura economico-amministrativa della Santa Sede. A presiederla sarà il maltese Zahra: guiderà gli altri sette componenti, tra cui un'italiana.
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A tre settimane dalla costituzione di una Pontificia Commissione «d’inchiesta» sullo Ior, papa Francesco ne ha istituita una analoga sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede. Anche questa volta lo ha fatto con un chirografo, firmato giovedì, che è stato pubblicato ieri assieme a un comunicato della Segreteria di Stato vaticana.«Le riflessioni di questi giorni sui positivi dati di Bilancio» della Santa Sede e del Governatorato vaticano – scrive papa Francesco nel chirografo – «ci inducono, sentiti i pareri di eminentissimi cardinali, di fratelli nell’episcopato e di collaboratori consultati sul tema, a proseguire nell’opera di introduzione di riforme nelle Istituzioni della Santa Sede, finalizzata ad una semplificazione e razionalizzazione degli Organismi esistenti e ad una più attenta programmazione delle attività economiche di tutte le Amministrazioni vaticane». E proprio con questo scopo il Pontefice ha appunto deciso di istituire «una Commissione referente che raccolga puntuali informazioni sulle questioni economiche interessanti le Amministrazioni vaticane e cooperi» con il Consiglio dei cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede «nel suo apprezzato lavoro offrendo il supporto tecnico della consulenza specialistica ed elaborando soluzioni strategiche di miglioramento, atte ad evitare dispendi di risorse economiche, a favorire la trasparenza nei processi di acquisizione di beni e servizi, a perfezionare l’amministrazione del patrimonio mobiliare e immobiliare, ad operare con sempre maggiore prudenza in ambito finanziario, ad assicurare una corretta applicazione dei principi contabili ed a garantire assistenza sanitaria e previdenza sociale a tutti gli aventi diritto».«Le funzioni istituzionali della Commissione – spiega il chirografo – non invadono l’ambito di competenza del governo e delle attività delle amministrazioni interessate, che sono tenute ad una sollecita collaborazione con la Commissione stessa. Il segreto d’ufficio ed altre eventuali restrizioni stabilite dall’ordinamento giuridico non inibiscono o limitano l’accesso della Commissione a documenti, dati e informazioni necessari allo svolgimento dei compiti affidati». Come quella sullo Ior, anche questa nuova Commissione terrà informato il Papa sul suo lavoro, consegnandogli esiti dello stesso e depositando «l’intero archivio cartaceo e digitale alla conclusione del suo mandato».Nel chirografo il Papa inoltre sottolinea che la nuova Commissione «collabora, a richiesta, con il gruppo di lavoro di otto cardinali costituito per lo studio di un progetto di riforma della costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana». La Commissione è istituita dalla data del chirografo, ovvero il 18 luglio 2013, e sarà sciolta su disposizione del Papa.Nel comunicato della Segreteria di Stato che ha accompagnato il chirografo vengono elencati i membri della Commissione nominati dal Pontefice. Sono otto e solo uno di essi, con funzioni di segretario coordinatore, è un ecclesiastico. I prescelti sono il maltese Joseph F.X. Zahra, presidente e rappresentante legale; il monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda, segretario della Prefettura degli Affari economici, segretario; il francese Jean-Baptiste de Franssu; lo spagnolo Enrique Llano; il tedesco Jochen Messemer; l’italiana, di origini egiziane, Francesca Immacolata Chaouqui; il francese Jean Videlain-Sevestre; George Yeo, ex ministro a Singapore. Zahra e Messemer sono revisori internazionali della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede.Nella sua nota la Segreteria di Stato informa infine che «la Commissione inizierà i suoi lavori al più presto» e che «una prima riunione è prevista poco dopo il ritorno del Santo Padre dal Brasile». «Il Santo Padre – conclude il comunicato – si augura una felice e produttiva collaborazione tra la Commissione e le amministrazioni vaticane interessate dai suoi lavori».
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