mercoledì 13 marzo 2013
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​Mentre tutto il mondo segue quanto accade in Vaticano attraverso i più moderni mezzi d'informazione nel monastero dove vivono in clausura le Clarisse di Città della Pieve, la notizia arriverà grazie a una telefonata dalla linea fissa. E solo dopo avere fatto suonare le campane a festa e intonato un Te Deum si accenderà la televisione nella sala comune.«Accompagniamo il conclave con la preghiera e con l'adorazione eucaristica. La tv, come prevedono le nostreregole, rimane spenta», ha spiegato madre Ester, badessa del monastero. La comunità sarà quindi avvertita della fumata bianca da una telefonata che qualche parente o conoscente farà dall'esterno. Nessuna dispone infatti di un apparecchio cellulare e anche l'accesso a Internet è concesso a poche monache e solo per questioni strettamente legate alla vita del monastero di Santa Lucia,Le Clarisse - 31 in tutto, con età che vanno da 26 a 98 anni - non formulano alcun auspicio particolare sulla figura del nuovo Papa. «Ci fidiamo dello Spirito Santo - sottolinea - con la certezza che sarà la persona giusta per la Chiesa e per il mondo. Speriamo comunqe che sia un Pontefice di preghiera».
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