martedì 7 marzo 2017
A Pasqua decine di battesimi. Una chiesa dedicata a san Pietro e una a Teresa di Lisieux. Una reliquia di Madre Teresa di Calcutta "per aiutarci ad essere misericordiosi come il Padre"
(dal sito Catholiccambodia.org)

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C’è grande vitalità nella comunità cattolica cambogiana. Come una fioritura continua. Nuove chiese e soprattutto tante conversioni. Fratelli che a Pasqua riceveranno il battesimo. La Chiesa nell'area di Takeo avrà la gioia di accogliere 70 nuovi battezzati nel giorno della Resurrezione di Cristo. Accanto a loro, poi, ve ne saranno altri: nell'intero Vicariato di Phnom Penh sono nel complesso 155 i catecumeni che saranno battezzati a Pasqua, provenienti dai 9 settori pastorali del Vicariato.

La fede cattolica nell'area di Takeo è rifiorita anni fa a partire dalla presenza di un solo cristiano, Paul Cheang, nella parrocchia della Madonna del Sorriso. Allora, nel 2002, il parroco locale era proprio padre Olivier Schmitthaeusler, oggi Vescovo. In quindici anni, la comunità dei battezzati è cresciuta e si è sviluppata molto: sono nate 8 nuove comunità nella provincia di Takeo, tra le quali quella di Preykbas.

E poi sono state costruite nuove chiese. Dopo la consacrazione della chiesa di San Pietro a Pot hon (a Nord di Phnom Penh) il 18 febbraio scorso, il Vicariato apostolico di Phnom Penh ha annunciato la benedizione della cappella dedicata a Santa Teresa di Gesù Bambino e del relativo Centro pastorale a Preykbas (nell'area di Takeo, 60 km a sud di Phnom Penh). La cappella è stata consacrata e inaugurata dal vescovo, il vicario apostolico Olivier Schmitthaeusler, il 25 febbraio.

Come spiega a Fides lo stesso Olivier Schmitthaeusler, la comunità di Preykbas è una nuova comunità cristiana nel Vicariato di Phnom Penh, nata nel nel 2012 con i primi 14 battesimi: "La comunità locale è nata dopo l'incontro di Paolo Cheang nel villaggio di Preykbas. Dal 2009, ogni domenica, Paul Cheang ha insegnato catechismo ad alcuni giovani".

Nel 2010, il Vescovo Olivier ha deciso di acquistare un terreno di tre ettari (un frutteto con alberi di mango) per edificare un centro pastorale diocesano. Grazie ad aiuti dalla Thailandia, sono nati su questo terreno 9 bungalow, un asilo e una piccola cappella dedicata a santa Teresa di Lisieux. La prima cappella è stata costruita dai giovani con fango e paglia. "E' il segno vivo della presenza di Dio nei pressi della montagna di Chisor, che domina la pianura cambogiana ed è chiamata ad essere una luce per tutti coloro che hanno fame e sete di pace e di giustizia", osserva il vescovo.

La cappella è stata arricchita, inoltre, dalla presenza di una reliquia di Madre Teresa di Calcutta (dono del Postulatore della causa di beatificazione a monsignor Olivier), "posta all'altare per aiutarci ad essere misericordiosi come il nostro Padre celeste", aggiunge. Il Centro pastorale può ospitare fino a 50 persone ed è utilizzato come casa per ritiri, formazione e tempo di riposo. Una piccola fattoria creata in loco, con animali, il frutteto di mango e una piantagione di riso consentirà alla comunità di autosostentarsi. "Pregando e vivendo la fede tra gli alberi di mango, ogni battezzato può ricordare che è chiamato a portare buoni frutti", conclude il Vicario apostolico.

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