mercoledì 2 maggio 2012
Un decreto firmato dal cardinale Bertone e approvato in forma specifica dal Papa, definisce un nuovo quadro normativo per l'operato di Caritas internazionale - che raccorda le varie Caritas nazionali - legandola al Pontificio Consiglio 'Cor Unum' e alla Segreteria di Stato.​
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"Qualunque testo di contenuto o orientamento dottrinale o morale, emanato da Caritas Internationalis, deve sempre essere sottoposto alla preventiva approvazione del Pontificio Consiglio 'Cor Unum', fatte salve le competenze generali della Congregazione per la Dottrina della Fede". Questo si legge in un decreto firmato dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede, e "approvato in forma specifica" dal Papa.Il documento stabilisce che "il Pontificio Consiglio 'Cor Unum' deve approvare gli accordi con Organizzazioni e Enti non governativi" prima che la Caritas Internationalis possa stipularli, "fatto salvo quanto stabilito riguardo le situazioni di gravi emergenze umanitarie". Inoltre, grazie al nuovo "quadro giuridico" varato da Bertone "spetta al Pontificio Consiglio Cor Unum vigilare sulla puntuale e trasparente amministrazione patrimoniale e finanziaria di Caritas Internationalis", così come sarà il dicastero vaticano a nominare un assistente ecclesiastico che parteciperà a tutte le riunioni decisionali.Il documento ricorda anche che "la Seconda Sezione della Segreteria di Stato è competente per tenere le relazioni con le autorità politiche, diplomatiche, amministrative e giudiziarie degli Stati, in particolare con quelle dello Stato Italiano, nonché le relazioni con le Organizzazioni internazionali e regionali; autorizzare l'introduzione o la contestazione di una lite in nome di Caritas Internationalis davanti ai tribunali civili degli Stati, a quelli internazionali e a corti di arbitrato".Ugualmente dovrà essere la Segreteria di Stato ad "approvare, previo parere del Pontificio Consiglio Cor Unum, gli accordi di finanziamento ufficiale da parte dei Governi e delle Organizzazioni ed Enti Internazionali, di iniziative e progetti caritativi, umanitari e di promozione dello sviluppo, attivati direttamente o affidati a Caritas Internationalis" e "gli accordi di cooperazione ed ogni altro accordo ufficiale con i Governi e con le Organizzazioni ed Enti Intergovernativi".Il decreto pubblicato oggi conclude una sorta di "braccio di ferro" tra la Segreteria di Stato affidata dal Papa al cardinale salesiano Bertone e la Caritas Internationalis che raccorda le Caritas Nazionali le quali hanno eletto presidente dell'organismo il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, anche lui salesiano. Nel suo primo mandato però Maradiaga aveva voluto accanto come segretario la signora Lesley-Anne Knight, non riconfermata a causa di tensioni sulla pretesa "non confessionalità" degli interventi Caritas. Da oggi entrambi gli incarichi saranno conferiti dal Papa sulla base di una terna di nomi proposta dall'Assemeblea delel Caritas. Non solo, ad evitare nuovi conflitti, il decreto stabilisce anche che "per le controversie riguardanti i rapporti di lavoro dei dirigenti, incluso quello con il Segretario Generale, dei dipendenti e quelli di collaborazione, stipulati da Caritas Internationalis, a qualunque titolo e sotto qualsiasi forma, sarà competente l'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica secondo le relative procedure statutarie ancorché non si tratti di dipendenti vaticani ed assimilati".
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