giovedì 25 ottobre 2018
Lo ha confermato il cardinale Bassetti al consueto briefing sull'andamento dei lavori. Anche i vescovi italiani lavorano a un documento
Il briefing sul Sinodo sui giovani (Siciliani)

Il briefing sul Sinodo sui giovani (Siciliani)

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Il tema degli abusi sessuali entra anche nel documento finale, dove “se ne parla in maniera esaustiva”. Lo ha confermato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che è intervenuto al consueto briefing sull’andamento dei lavori sinodali. “Non basta condannare gli abusi, bisogna fare di tutto per prevenire e la Chiesa sta attuando tutti i mezzi per farlo”, ha sottolineato Bassetti annunciando che “durante l’Assemblea di novembre i Vescovi italiani si confronteranno su questo tema e discuteranno un documento che è in via di preparazione da parte di una della Commissioni”. Inoltre, ha aggiunto, “a febbraio tutti i Presidenti delle Conferenze episcopali saranno convocati dal Papa per dare conto di quanto si sta facendo”.

“Nei limiti del rispetto delle istituzioni”, occorre “chiarezza e una collaborazione piena con le autorità civili e giudiziarie”, ha ribadito il cardinale Bassetti che ha poi puntato l’attenzione sulla necessità di un “lavoro di prevenzione”. “Anche nella nuova Ratio dei seminari è precisato: bisogna valutare con tutti gli strumenti i candidati al sacerdozio e fare di tutto per prevenire, che è la cosa più importante”, ha affermato il presidente della Cei ripetendo che “con la massima discrezione, cercheremo di collaborare per tutto ciò che sarà possibile, purché non vada contro i doveri della coscienza”.

Quello degli abusi è “un flagello terribile di cui dobbiamo liberarci”, gli ha fatto eco il cardinale Arlindo Gomes Furtado, vescovo di Santiago de Cabo Verde, per il quale occorre “affrontare questa sfida, che è di tutta la società e non solo della Chiesa, con realismo, spirito aperto, in sintonia con scienziati ed esperti”.

“Sanare, migliorare e andare avanti: tutte le conferenze episcopali sono impegnate su questo tema, su come curare”, ha osservato da parte sua monsignor Hector Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo e presidente della Conferenza episcopale del Perù, che ha definito gli scandali “un gravissimo dolore, qualcosa di terribile” pur ricordando, con un detto peruviano, che “non tutti i religiosi sono pedofili e non tutti i pedofili sono religiosi”.

“La Chiesa degli abusi non è la Chiesa di Cristo né quella in cui noi giovani crediamo”, ha tagliato corto Lucas Barboza Galhardo, rappresentante del Movimento di Schoenstatt. “La Chiesa che noi sentiamo e vogliamo condividere – ha concluso - è quella dell’allegria, dell’amore, del camminare insieme, della vicinanza”.

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