sabato 9 marzo 2013
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​«La battaglia di Laura, bimba celiaca. "Ostie senza glutine vietate dal prete"»: così titolava un articolo apparso domenica scorsa, 3 marzo, su Repubblica. Il quotidiano fa riferimento ad alcune difficoltà incontrate da tre famiglie con figli celiaci che stanno per fare la prima Comunione. L’articolo riporta anche le dichiarazioni di una mamma, la quale esprime la propria «amarezza» per le risposte che ha ricevuto alla richiesta di poter avere ostie totalmente senza glutine per la figlia. In particolare, hanno chiarito questi genitori ad Avvenire, essi si chiedono perché se nella vita quotidiana insegnano ai figli celiaci a non assumere assolutamente glutine, per poter far la Comunione devono far loro assumere del glutine, anche se in quantità minima e non dannosa. La questione può ingenerare confusione e quindi Avvenire si propone di fare chiarezza. La Chiesa italiana è intervenuta sul tema proprio per evitare sofferenze e delusioni a chi soffre di una malattia che già da sé provoca notevoli disagi. La soluzione, proposta nel 2001, va nella direzione di una conciliazione tra le esigenze dei celiaci e la necessità che ciò che si consacra sia pane fatto con il frumento.
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