domenica 19 ottobre 2014
Papa Francesco è entrato in processione in Piazza San Pietro con i cardinali e i vescovi per la messa con cui stamane chiude il Sinodo sulla famiglia e celebra la beatificazione di Paolo VI. Alla liturgia, nella prima fila a fianco dei cardinali, è presente il Papa emerito Benedetto XVI, che Bergoglio è andato subito a salutare con una calorosa stretta di entrambe le mani. (Pino Ciociola)| IL TESTO DELL'OMELIA | VAI ALLO SPECIALE | LE IMMAGINI DELLA BEATIFICAZIONE
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Una piazza innamorata di tre Papi. Paolo VI che è stato appena beatificato, Papa Ratzinger che è qui anche lui alla celebrazione e Francesco, citato quasi in ogni cartello e striscione. Sono in settantamila per papa Montini in questa splendida domenica di ottobre. Ma le emozioni sono tante, come quando Francesco raggiunge Benedetto XVI, lo abbraccia, si stringono le mani a lungo e scambiano alcune parole, la gente li vede e segue sui maxischermi e sale spontaneo il lungo applauso. Come quando viene srotolato l’arazzo con l’immagine di Montini dal balcone principale della Basilica di san Pietro ed è un altro grande, commosso applauso.Come pure è commovente vedere, sotto l'altare, la maglietta insanguinata che indossava Paolo VI quando un accoltellatore nel 1970 cercò di ucciderlo a Manila. Gli striscioni sono tanti: “Grazie Paolo VI”, “Viva Papa Montini e Francesco”, “Humanae Vitae, via naturale dell’amore”. Ci sono bandiere spagnole, argentine, brasiliane e croate fra le altre, insieme a quelle piccole, bianche e gialle.Sono tantissimi anche i milanesi, bresciani, lombardi (Montini nacque il 26 settembre 1897 a Concesio, nel bresciano). Molti di loro resteranno a Roma anche domattina, per partecipare anche alla Messa di ringraziamento alle nove e trenta nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, presieduta dal cardinale Scola. Ci sono i gonfaloni della Lombardia, della provincia di Milano, di Brescia, Concesio, Verolavecchia, quello del santuario della Madonna d'Europa della Calchiavenna. C’è un cartello sul quale campeggia la scritta “Ronco”, che è il paesino dove Montini da ragazzo andava a trascorrere le vacanze.Il servizio di sicurezza è assai discreto, ma imponente. Tutto fila più che liscio, anche più del solito. Tutto è composto, in una gioia che è tenerezza. Ci sono tanti spagnoli, per loro divenne un “simbolo”, spiegano, perché negli anni Settanta in quel Paese ci fu una sorta di campagna contro il Papa e loro gli si strinsero intorno. Come fanno oggi, qui, i cattolici di mezzo mondo.
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