martedì 10 agosto 2010
Per la ricorrenza del titolare della cattedrale il cardinale ha indicato nel «sottosviluppo morale» la radice dei mali contemporanei.
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Il capo del vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, fa appello alla «dimensione etica della vita personale e sociale». Nella sua omelia per la solennità di San Lorenzo, l'arcivescovo di Genova ha sottolineato come secondo la Chiesa «alla radice di tanti mali e di tante povertà» vi sia il «sottosviluppo morale» di cui parla Benedetto XVI nella "Caritas in veritate". Per questo, ha aggiunto, essa «non cessa di servire il mondo, nella persona amata dei poveri e nella figura delle istituzioni che presiedono il bene comune, anche con il richiamo alla dimensione etica della vita personale e sociale».«La Chiesa - ha detto ancora il presidente della Cei - non è mai stata un'agenzia di pronto soccorso, ma la famiglia dei credenti in Cristo» e «promuove l'uomo nella sua integralità di anima e di corpo, di individuo e di società, crea civiltà e cultura». Per questo, ha proseguito il porporato, ogni gesto di carità «è annuncio della fede perchè il pane sia possibilmente accompagnato dalla speranza».La Chiesa, ha concluso, «sa che è Dio il vero garante del bene e del pieno sviluppo dell'uomo, per questo non si stanca di annunciarlo pur in mezzo a difficoltà e prove vecchie e nuove».
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